Nel Pavese

Sciopero Autoguidovie, stop ai mezzi pubblici lunedì 6 novembre

Disagi in città e provincia, tutte le corse dalle 08.30 alle 15 e dalle 18 a fine servizio non saranno garantite

Sciopero Autoguidovie, stop ai mezzi pubblici lunedì 6 novembre
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Tra le motivazioni che hanno spinto i sindacati a organizzare questo sciopero, la richiesta di ottenere rinnovi contrattuali e aumenti salariali e l'introduzione per legge di un salario minimo.

Autoguidovie sciopera

Doveva essere tra due giorni ma un avviso pubblicato sul sito del Comune di Pavia nella sezione Mobilità e trasporti ha cambiato le carte in tavola e lo sciopero di Autoguidovie è stato spostato da venerdì 20 ottobre a lunedì 6 novembre 2023 Lo stop ai mezzi riguarda la provincia di Pavia e altre aree della Lombardia.

La società del trasporto pubblico Autoguidovie, nata a Piacenza più di cento anni fa, si prepara infatti a uno sciopero di 24 ore che coinvolgerà tutte le sue linee e servizi provocando qualche probabile disagio.

Corse non garantite

A proclamarlo sono state le organizzazioni sindacali ADL Varese, CUB, SGB, SICOBAS e, in adesione, SGB Sindacato Generale di Base e CUB Trasporti. Tutte le corse da inizio servizio alle ore 5.29, dalle 08.30 alle 14.59 e dalle 18 a fine servizio non saranno garantite.

Dalle ore 5.30 alle 08.29 e dalle 15.00 alle 17.59, invece, non ci sarà alcun problema con le corse. In questo modo, gli studenti che si spostano con gli autobus alla mattina riusciranno a raggiungere le loro scuole e tornare a casa nel primo pomeriggio

Gli autobus di Autoguidovie

I motivi dello sciopero

Le motivazioni alla base di questo sciopero sono molteplici. Le organizzazioni sindacali stanno cercando di ottenere rinnovi contrattuali e aumenti salariali e chiedono l'introduzione per legge di un salario minimo. Altre richieste includono il divieto di utilizzo dei fondi PNRR per armamenti e l'invio di armi e l'incremento dei finanziamenti per la tutela ambientale e la sicurezza.

Scioperano per la cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, il congelamento e la calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili e l'incameramento degli extra-ricavi maturati dalle imprese petrolifere, di gas e carburanti. Inoltre, vogliono ridurre l'orario di lavoro mantenendo gli stipendi invariati e bloccare le spese militari e l'invio di armi in Ucraina.

E poi ancora chiedono che si investa in scuole, sanità pubblica e trasporti. Altre richieste comprendono la revoca dell'abolizione del reddito di cittadinanza, un lavoro stabile e salario pieno per tutti i disoccupati e sottoccupati, un piano strutturale per l'edilizia residenziale pubblica e l'introduzione del reato di omicidio sul lavoro.

Contro l'oppressione nel lavoro

I sindacati lottano anche per la cancellazione dell'alternanza scuola-lavoro e degli stage gestiti dai centri di formazione professionale, la difesa del diritto di sciopero e il riconoscimento dei diritti sindacali minimi per tutte le organizzazioni sindacali e la lotta alle discriminazioni e all'oppressione nel lavoro.

Durante l'ultimo sciopero del 2 dicembre 2022, proclamato dai sindacati, la percentuale di adesione è stata significativa con il 42% dei lavoratori che hanno aderito nella fascia del mattino e il 40% nella fascia serale. Pertanto, se hai piani di viaggio per il 20 ottobre 2023, assicurati di pianificarli attentamente tenendo conto delle fasce orarie interessate dallo sciopero.

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