chirurgia urologica

Rivoluzione nel trattamento dell’ipertrofia prostatica: a Pavia arriva la tecnica HoLEP

Una soluzione mininvasiva che promette recupero rapido e minori complicanze

Rivoluzione nel trattamento dell’ipertrofia prostatica: a Pavia arriva la tecnica HoLEP
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La chirurgia prostatica si arricchisce di una nuova tecnologia: all’Istituto di Cura Città di Pavia introdotta la tecnica HoLEP. Si tratta di un sistema laser avanzato per la cura dell’ipertrofia prostatica benigna.

(Foto di copertina: dottor Dimitrios Choussos)

Ipertrofia prostatica, a Pavia la tecnica HoLEP

Una nuova tecnica mininvasiva per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna (IPB) sta rivoluzionando il panorama della chirurgia urologica. Si chiama HoLEP (Holmium Laser Enucleation of Prostate) ed è ora disponibile all’Istituto di Cura Città di Pavia (Gruppo San Donato), sotto la guida del dottor Dimitrios Choussos. Questo metodo innovativo utilizza un laser a Olmio di ultima generazione per rimuovere il tessuto prostatico in eccesso in modo efficace e sicuro.

Patologia diffusa tra gli uomini maturi

L’ipertrofia prostatica benigna è una condizione comune che colpisce oltre il 50% degli uomini sopra i 50 anni e può causare sintomi urinari fastidiosi, come difficoltà nella minzione e frequenti risvegli notturni per urinare. La crescita della ghiandola prostatica comprime l’uretra, ostacolando il normale flusso urinario e incidendo negativamente sulla qualità della vita dei pazienti.

I trattamenti tradizionali

Fino ad oggi, la tecnica chirurgica più utilizzata per trattare l’IPB era la TURP (Resezione prostatica Trans Uretrale), un intervento consolidato che prevede l’uso di un resettoscopio introdotto nell’uretra per asportare il tessuto prostatico in eccesso mediante energia elettrica. Tuttavia, per prostate di grandi dimensioni, si ricorreva ancora alla chirurgia a cielo aperto, una procedura più invasiva che comporta un’incisione addominale e tempi di recupero più lunghi.

Come funziona la HoLEP

La tecnica HoLEP si afferma come un’alternativa efficace e meno invasiva alla TURP e alla chirurgia tradizionale. Attraverso un sottile strumento introdotto nell’uretra, un laser a Olmio separa e rimuove il tessuto prostatico in eccesso, lasciando intatta la capsula esterna della prostata. Il materiale enucleato viene poi frammentato e aspirato, consentendo anche un’analisi anatomo-patologica accurata.

Vantaggi per il paziente

I benefici della HoLEP sono molteplici: minore sanguinamento intraoperatorio, riduzione del rischio di complicanze, degenza ospedaliera più breve e rapido recupero post-operatorio. In molti casi, i pazienti possono essere dimessi senza catetere entro 24 ore dall’intervento. Inoltre, il laser a Olmio garantisce una coagulazione efficace, rendendo l’intervento particolarmente sicuro anche per i pazienti in terapia anticoagulante.

“La HoLEP non è solo una valida alternativa alla nota procedura TURP, ma rappresenta un’opzione terapeutica che va a sostituire la chirurgia più tradizionale, poiché con questa metodica è possibile trattare anche prostate particolarmente voluminose. Inoltre, il laser a Olmio rende più precisa la dissezione del tessuto prostatico in eccesso e, grazie alla sua lunghezza d’onda e alla bassa penetrazione nei tessuti, consente una coagulazione efficace, rendendo più sicuro l’intervento per il paziente. Sono orgoglioso di poter offrire ai nostri pazienti anche questa nuova opportunità terapeutica e di poter celebrare un altro traguardo raggiunto dall’unità operativa che ho il piacere di guidare” afferma il dottor Dimitrios Choussos.

Con l’introduzione della HoLEP all’Istituto di Cura Città di Pavia, l’accesso a cure più avanzate e meno invasive per l’IPB diventa una realtà concreta, migliorando la qualità della vita di molti uomini affetti da questa patologia.

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