"Socialmente pericoloso"

Proteste per il clima: a processo attivista vogherese, rischia la sorveglianza speciale

Simone Ficicchia, 20 anni, era tra gli attivisti del blitz dello scorso dicembre al Teatro alla Scala di Milano e di luglio agli Uffizi di Firenze

Proteste per il clima: a processo attivista vogherese, rischia la sorveglianza speciale
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Proteste per il clima: a processo attivista vogherese di Ultima Generazione: Simone Ficicchia, 20 anni, era tra gli attivisti dei blitz al Teatro alla Scala di Milano e agli Uffizi di Firenze.

"Socialmente pericoloso"

"Soggetto socialmente pericoloso". E' quanto si legge in una citazione del Tribunale di Milano, in merito a Simone Ficicchia, 20enne di Voghera attivista di Ultima Generazione, il gruppo di attivisti per il clima protagonisti di diverse iniziative anche eclatanti.

E Ficicchia in effetti ha preso parte a diverse azioni del movimento. A luglio, durante un’azione agli Uffizi di Firenze, si era incollato una mano sul vetro della Venere di Botticelli. Il 7 dicembre era stato tra gli attivisti intervenuti per lanciare vernice sulla facciata del teatro La Scala di Milano nel giorno dell’inaugurazione della stagione lirica. Il 9 dicembre, infine, aveva invece partecipato al blocco stradale organizzato al traforo del monte Bianco.

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A processo: rischia la sorveglianza speciale

Simone ora rischia la sorveglianza speciale. La questura di Pavia, infatti, ha proposto per lui l'applicazione di una misura di prevenzione che verrà discussa in Tribunale a Milano il prossimo 10 gennaio 2023. 

L’applicazione di misure di sorveglianza speciale, solitamente vengono utilizzate per impedire reati che mettono in pericolo la sicurezza e l’incolumità pubbliche. Si tratta di restrizioni che potenzialmente vanno dalla sorveglianza “ai fini di impedire e ostacolare il compimento di iniziative criminose”, fino all’obbligo di non allontanarsi dal comune di residenza per un tempo da uno a cinque anni.

“Assimilare questi cittadini a mafiosi, terroristi e malavitosi è un insulto all’intelligenza, alla verità e alla decenza” ha commentato il legale di Ficicchia, l’avvocato Gilberto Pagani. “Questa proposta di misura di prevenzione è un atto eminentemente politico che proviene direttamente da una Questura, cioè dal Ministero degli Interni e dal Governo. Così questi organismi pubblici manifestano quanto stia loro a cuore la salvaguardia dell'ambiente e il futuro dell'umanità. Non si tratta soltanto di criminalizzazione del dissenso; qui è in gioco il diritto di esprimere le proprie opinioni e la stessa sopravvivenza dell’umanità sul nostro pianeta”.

“I militanti di Ultima Generazione – prosegue Pagani – conducono azioni di protesta in modo assolutamente pacifico, volte a sbloccare l’inazione politica che impedisce la prevenzione di gravi conseguenze dovute al collasso eco-climatico. Si tratta di un’azione diretta per sottrarre la cittadinanza dall’inazione dei pochi al potere. Tutto ciò è il contrario del rappresentare un pericolo per la sicurezza e l’incolumità pubbliche”.

“Noi cittadini e cittadine di Ultima Generazione paghiamo le conseguenze delle nostre azioni” commenta invece Ficicchia. “Siamo consapevoli di ciò che facciamo e ce ne prendiamo la responsabilità, agendo pacificamente e a viso scoperto, sempre. Non possiamo però permetterci di continuare a pagare le conseguenze per l’inadempienza delle istituzioni e del nostro Governo nel contrasto al collasso eco-climatico”.

Un presidio

Ultima Generazione ha annunciato che il prossimo 10 gennaio, in occasione dell’udienza in cui verranno discusse le misure di sorveglianza speciale, effettuerà un presidio di solidarietà davanti al Tribunale di Milano.

(Foto: Ultima Generazione)

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