Prevenzione cardiovascolare nella donna, il ruolo del nuovo CDI di Pavia
Intervista al dottor Roberto Tramarin, responsabile medico della nuova sede del Centro Diagnostico Italiano, situata in viale della Libertà 83
La prevenzione cardiovascolare nella donna è un argomento troppo spesso sottovalutato. Soltanto pochi giorni fa, in occasione dell’8 marzo, si è celebrato il ruolo del gentil sesso nella società e a maggior ragione è bene porre l’attenzione anche su questa tematica importante. Ne abbiamo parlato con il dottor Roberto Tramarin, cardiologo pavese, già primario della cardiologia riabilitativa del Policlinico San Donato, da sempre attivo sul territorio e ora responsabile medico della nuova sede del Centro Diagnostico Italiano (CDI) situata a Pavia, in viale della Libertà 83.
Perché è importante la prevenzione cardiovascolare?
Ogni anno in Italia abbiamo circa 240mila morti per malattie cardiache. E il 40% avviene negli uomini, mentre il 50% nelle donne: più del doppio delle morti per tutti i tumori. Da questi dati emerge un problema di percezione della reale dimensione del problema: pur essendo la mortalità cardiovascolare 15 volte superiore alla mortalità per il tumore al seno, negli Stati Uniti le donazioni per la ricerca nell’ambito di questo particolare tipo di cancro sono 6 volte maggiori a quelle destinate per la ricerca sulle malattie cardiache. Va ricordato che un intervento tempestivo e ben strutturato è estremamente efficace: la prevenzione si fa non solo con visite, esami ematici e diagnostici, ma anche definendo il rischio cardiovascolare del paziente e andando ad elaborare piani di prevenzione personalizzati, su misura.
Concentriamoci ora sulle donne: qual è la situazione?
L’incidenza di patologie coronariche per donne tra i 45 e i 65 anni è di una su nove, mentre dopo i 65 anni diventa di una su tre. Il rischio di morte è del 31% superiore rispetto al tumore al seno ed è in aumento negli ultimi anni. In sostanza si può affermare che il 40% degli eventi coronarici nelle donne è mortale. I fattori di rischio li conosciamo: età, famigliarità, fumo, ipertensione arteriosa (ne soffre il 50% delle donne over 45), diabete, ipercolesterolemia (40% delle donne over 55), sovrappeso, obesità, sedentarietà (25% delle donne) e menopausa precoce.
Che cosa è necessario per attuare la prevenzione?
Servono interventi strutturati di prevenzione cardiovascolare, con riferimento anche alla correzione di errati stili di vita. L’esercizio fisico ha un ruolo fondamentale, non solo per l’apparato cardiaco, dal momento che è in grado di ridurre l’incidenza di malattie cardiovascolari, ictus, neoplasie, obesità, diabete, ipertensione arteriosa, osteoporosi, depressione e disturbi cognitivi. Secondo uno studio del 1998, ma ancora estremamente valido, anche solo più di 3,5 chilometri al giorno danno come risultato una mortalità a distanza di 12 anni che è la metà rispetto a quella di coloro che percorrono meno di 1 km al giorno.
E ora veniamo al nuovo CDI di Pavia, che cosa propone?
La nuova struttura prevede programmi di prevenzione, non solo legata al cuore, dando priorità a quelli di maggiore rilevanza epidemiologica e di maggiore efficacia. Si tratta dunque di prevenzione cardiovascolare, malattie metaboliche quali diabete, ecc. e malattie oncologiche. I programmi sono definiti anche da particolari contingenze, come per esempio valutazioni sugli esiti infezioni da Covid e gestione del Long-Covid.
Come si inserisce l’offerta sanitaria del CDI nella realtà di Pavia?
Il poliambulatorio, pur a fronte di un’articolata ed eccellente presenza sanitaria in città e provincia, ha compreso il bisogno di integrare l’offerta sanitaria con una serie di attività di tipo specialistico. Qui è possibile effettuare visite e accertamenti diagnostici, con attività di Cardiologia Diabetologia, Dermatologia, ORL, Oculistica, Ortopedia, Ginecologia, Urologia, Ecografie specialistiche. E più avanti se ne aggiungeranno altre. Inoltre è anche punto prelievi esami di laboratorio di chimica clinica, ematologia, microbiologica, genetica molecolare, citogenetica, immunologia, tossicologica e anatomia patologica. Il tutto nell’ottica di intercettare le richieste dell’utenza e dei medici con una particolare attenzione alla prevenzione che è di fatto la storia, la “mission” del CDI, ma anche per soddisfare le richieste di valutazione specialistiche e di prestazioni diagnostiche.
Informazioni e contatti
Viale della Libertà 83
Pavia
www.cdi.it
Info e prenotazioni: 02 48317444
prenota.cdi.it