Metalmeccanici in piazza, giornata di sciopero anche a Pavia per il rinnovo del contratto
Corteo e presidio in mattinata davanti alla sede di Assolombarda: i sindacati uniti chiedono il rinnovo contrattuale

Anche a Pavia lo sciopero dei metalmeccanici: stamattina corteo e presidio davanti alla sede di Assolombarda delle sigle sindacali.
Metalmeccanici in piazza a Pavia
Il braccio di ferro tra lavoratori metalmeccanici e datori di lavoro continua. Dopo mesi di mobilitazioni senza risultati concreti, oggi, venerdì 28 marzo 2025, Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm hanno indetto un nuovo sciopero nazionale di otto ore. A Pavia la protesta ha visto un corteo partire alle 9:30 da piazza Stazione per raggiungere la sede di Assolombarda in via Bernardino da Feltre, dove si è tenuto un presidio con gli interventi dei rappresentanti sindacali.
Un momento del corteo dei metalmeccanici a Pavia (Video L24 Pavia)
Le richieste dei sindacati
L'obiettivo della mobilitazione è chiaro: riaprire il tavolo delle trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (Ccnl) sulla base della piattaforma unitaria di Fim, Fiom e Uilm. Tuttavia, secondo i sindacati, Federmeccanica e Assistal stanno bloccando il dialogo, negando ai lavoratori il diritto al rinnovo contrattuale. La necessità di un nuovo accordo, sottolineano le organizzazioni, è più urgente che mai per garantire aumenti salariali e migliorare le condizioni lavorative.

Le principali rivendicazioni
Le sigle sindacali chiedono interventi concreti su più fronti. Tra le richieste principali figurano:
- Aumenti salariali certi, superiori all’inflazione, per difendere il potere d’acquisto;
- Maggiore tutela dei diritti e misure per combattere la precarietà;
- Riduzione dell’orario di lavoro per migliorare la qualità della vita;
- Rafforzamento della sicurezza nei luoghi di lavoro e negli appalti.
- Estensione della protesta ai lavoratori Unionmeccanica-Confapi
Lo sciopero non riguarda solo i dipendenti del Ccnl Federmeccanica, ma anche quelli con il contratto Unionmeccanica-Confapi, scaduto a dicembre. Dopo quattro incontri di trattativa, le risposte delle associazioni datoriali sono state giudicate del tutto insufficienti dai sindacati, spingendoli a estendere la mobilitazione anche alle piccole e medie imprese del settore.
La battaglia per il rinnovo contrattuale dunque, prosegue senza sosta, con i lavoratori decisi a far sentire la propria voce fino a quando non verranno accolte le loro richieste.