“Habemus Papam!”

Leone XIV, il nuovo Papa che viene da Chicago e il suo legame con Pavia

Il cardinale agostiniano Robert Francis Prevost è il primo pontefice statunitense della storia con un forte radicamento spirituale, vocazione al dialogo e un legame speciale con Pavia e Sant’Agostino

Leone XIV, il nuovo Papa che viene da Chicago e il suo legame con Pavia
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Robert Francis Prevost è il nuovo Papa: Leone XIV è il 267esimo Pontefice nella storia della Chiesa: è il primo pontefice statunitense della storia e ha un forte radicamento spirituale, una vocazione al dialogo e un legame speciale con Pavia e Sant’Agostino.

Leone XIV è il nuovo Papa

Alle 18.07 dell’8 maggio 2025, una colonna di fumo bianco ha annunciato al mondo l’elezione del 267esimo Papa della Chiesa cattolica. Dalla loggia della Basilica di San Pietro, un’ora più tardi, il cardinale protodiacono Dominique Mamberti ha proclamato al mondo: “Habemus Papam!” Il nome è destinato a fare la storia: Robert Francis Prevost, statunitense, ha preso il nome di Leone XIV.

Un ponte tra Nord e Sud del mondo

Il nuovo Pontefice, 70 anni il prossimo 14 settembre, è nato a Chicago in una famiglia di origini italiane, francesi e spagnole. Missionario in Perù, agostiniano, teologo e uomo di dialogo, è considerato una figura capace di unire Nord e Sud del continente americano e di parlare a un mondo lacerato da conflitti, diseguaglianze e tensioni religiose.

La sua elezione è vissuta come un segnale di continuità con Papa Francesco, di cui è stato un fedele interprete, ma anche come una scelta più moderata e rassicurante. Leone XIV si propone di essere collante in una Chiesa che cerca sempre più unità, pace e apertura, senza però gli scossoni radicali del suo predecessore argentino.

Il primo Papa agostiniano e il legame con Pavia

Il nome di Leone XIV è già profondamente legato a Sant’Agostino e alla città di Pavia. Da agostiniano, Prevost ha partecipato nel febbraio 2024 alla solenne chiusura delle celebrazioni per i 1300 anni dalla traslazione delle reliquie del Santo nella basilica di San Pietro in Ciel d’Oro.

Lì, alla notizia della fumata bianca, i religiosi hanno acceso una lampada accanto al sepolcro di Sant'Agostino: un gesto carico di spiritualità e speranza.

“Abbiamo il cuore in festa – ha dichiarato padre Gianfranco Casagrande, priore della comunità pavese –. Prevost ha il cuore a Pavia. Sant’Agostino ora può sostenere, proteggere e incoraggiare Leone XIV in questo grande compito.”

Il priore ha anche espresso l’auspicio che il nuovo Papa possa tornare presto in visita nella città lombarda per pregare il Santo da cui spiritualmente discende.

basilica di San Pietro in Ciel d’Oro

Il saluto alla folla

Commosso e con gli occhi lucidi, Leone XIV si è affacciato per la prima volta dalla loggia del Palazzo Apostolico consapevole della responsabilità immensa che lo attende. Nelle sue prime parole ha posto l’accento sull’unità, la pace e l’accoglienza, immaginando una Chiesa con “le braccia aperte” e pronta a camminare con chi soffre.

Un messaggio che ha profondamente toccato il vescovo di Pavia, Corrado Sanguineti, che ha parlato di “gioia e commozione”:

“Gioia perché nel Papa vediamo il successore di Pietro. Commozione perché Leone XIV è un figlio di Sant’Agostino e la nostra Chiesa pavese sente con lui un legame speciale".

Il vescovo Sanguineti

"Straordinario messaggio di pace"

“Papa Leone XIV si è presentato al mondo con uno straordinario messaggio di pace. Il suo invito a ‘costruire ponti’ e all’unità della Chiesa rappresenta una missione importante per i cristiani. Mi auguro che la sua guida sappia illuminare i cuori di tutti noi”, è quanto scrive sui social il vicepresidente pavese del Senato Gian Marco Centinaio.

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