Dalle 10 alle 19

La Tenuta San Marzano Mercurina domenica apre al pubblico

Visite alla Garzaia, alle bellezze naturalistiche e alla Casa di Caccia Mercurina

La Tenuta San Marzano Mercurina domenica apre al pubblico
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Domenica 28 maggio 2023 la Tenuta San Marzano Mercurina sarà aperta al pubblico dalle 10 alle 19: visite alla Garzaia, alle bellezze naturalistiche e alla Casa di Caccia Mercurina.

Tenuta San Marzano Mercurina aperta domenica

Nel cuore della Lomellina, nel comune di Pieve del Cairo in provincia di Pavia, si trova la Tenuta San Marzano Mercurina, la cui struttura originaria risale al ‘700 e comprende la Cascina San Marzano e ciò che resta della più antica Cascina Mercurina, circondate da ettari di terreni agricoli a vocazione risicola e un raro bosco di antichi ontani neri.

Un’area straordinariamente importante per la grande biodiversità che racchiude, intesa sia come “insieme di ambienti diversificati” che come “numero di specie vegetali e animali differenti”. All’interno di quest’oasi naturalistica si trova di una delle garzaie più belle della provincia di Pavia, dove nidificano gli aironi e altre specie di ardeidi.

Eventi e visite a borghi e castelli

Uscire di casa, guardare l’orizzonte oltre la città e riscoprire il territorio, la sua cultura, la sua natura, i gusti e i sapori tipici: è questa l’idea che sottende “Benvenuti in Lomellina” un weekend, organizzato dal Gal Risorsa Lomellina, ricco di eventi come visite a borghi e castelli, cascine aperte, tour guidati ed eventi gourmet, tutti localizzati in Lomellina.

In questa cornice, domenica 28 maggio la Tenuta San Marzano Mercurina sarà aperta al pubblico per visite guidate alle aree naturalistiche, con guide dello Studio Emys, certificate AIGE, che porteranno grandi e piccini alla scoperta di questo importante patrimonio ambientale.

All’esterno delle aree boschive e palustri si attraverseranno le risaie; ambienti coltivati che offrono un terreno di caccia degli aironi e dove viene coltivato il riso biologico della tenuta. Saranno organizzati anche percorsi alla scoperta delle diverse varietà di riso, con la guida “Rice Experience” Giulia Varetti.

Per tutta la giornata si svolgeranno laboratori creativi, a tema riso e naturalistici per i bambini.

Sarà poi possibile visitare la Tenuta e la (ex) Casa di Caccia, costruita a metà degli anni ‘50 con dettagli architettonici che riportano alla “scuola” di importanti architetti dell’epoca, una residenza di rappresentanza di cui si parla anche nel libro di Mario Calabresi “Quello che non ti dicono”, dove Piero Saronio, famoso industriale chimico della prima metà del ‘900 ed ex proprietario della tenuta, intratteneva amici, autorità e personalità del mondo della borghesia nazionale e internazionale, con battute di caccia e cene conviviali.

Il programma

Di seguito il programma della giornata con prenotazione obbligatoria a eventi@fondazionedarefrutto.it

ore 10.00 apertura
ore 10.30-15.00 partenza visite guidate al bosco e alla Garzaia con guide naturalistiche dello Studio Emys, certificate AIGE
ore 15.00 – 17.00 partenza percorsi alla scoperta delle varietà di riso e alla Casa di Caccia Mercurina con Guida “Rice Experience” Giulia Varetti
Durante la giornata si terranno laboratori creativi a tema riso e naturalistici e sarà possibile acquistare i prodotti della tenuta: riso biologico, miele e olio.

La ri.generazione della Tenuta San Marzano Mercurina e le attività e i laboratori didattici che in essa si svolgono, sono organizzati dalla Fondazione DAREFRUTTO, un’organizzazione senza scopo di lucro, che promuove la cultura per la tutela e la valorizzazione del patrimonio rurale, naturalistico e ambientale e che si sta impegnando a riportarla a nuova vita, perseguendo la sua mission: “Custodire la terra perché dia frutto senza essere sfruttata”.

LE CASCINE

Cascina San Marzano

la sua struttura originaria risale al ‘700, come risulta da una carta topografica della seconda metà del XVIII secolo, conservata nell’Archivio Comunale di Pieve del Cairo. Il suo nome deriva, molto probabilmente, da San Marzano (o San Marciano), vescovo di Tortona, suo patrono.

Esempio della tipica unità produttiva e abitativa che per secoli ha dominato la scena sociale ed economica della regione e di Pieve del Cairo, la sua storia è strettamente collegata a questo territorio che era noto, fino agli inizi del XIX secolo, per la sua fervida attività agricola e, soprattutto, per la sua vocazione risicola.

Cascina Mercurina

Una casa padronale con colombaia molto antica, ci accoglie a ricordo, forse dell’ insediamento di una comunità di religiosi “cistercensi “ che gestivano l’antica cascina riconducibili al Cardinale Mercurino Arborio di Gattinara importante figura del panorama internazionale, politico, umanista e Gran Cancelliere dell’imperatore Carlo V.

Purtroppo distrutta da interventi invasivi, rappresenta un patrimonio storico culturale di grande interesse.

La casa di Caccia Mercurina

Il Terreno Agricolo

La Tenuta può vantare 200 ettari di terreni agricoli a vocazione risicola. Nel corso degli anni si inizia la coltivazione dei terreni della Cascina San Marzano, che vengono coltivati a risi di alta qualità di diverse varietà.

In seguito, salvata dall’ abbandono, si è potuto procedere a coltivare anche i terreni incolti da anni della Cascina Mercurina: con coltivazione di produzione biologica di riso, orzo, soia. Le zolle di questi terreni raccontano le storie dei contadini e delle mondine che li hanno coltivati, nei tempi passati, quando le principali colture delle cascine di Pieve erano l’erba e il fieno, il granturco, ma, soprattutto il riso.

Il BOSCO

Il Bosco – ex Riserva di Caccia

Le zone interessate dal bosco custodiscono l’aspetto di quell’antica foresta . Qui, gli alberi presenti creano ancora l’ambiente ideale per molti mammiferi tra cui volpi, tassi, faine e donnole.

Le cascine e gli edifici rurali – fulcro dell’attività agricola e, soprattutto in passato, cuore della vita contadina- sono oggi spazi importanti non solo per l’uomo, ma anche per rondini, rondoni, pipistrelli e rapaci notturni come civetta e allocco, ad esempio.

Animali che, spesso messi in seria difficoltà per la carenza di habitat idonei e per gestioni intensive del territorio, con la loro presenza testimoniano la buona qualità dell’ambiente.

La Fondazione ha rinunciato alla riserva di caccia per trasformare questo bosco in un’oasi naturalistica

La Biodiversità

Il contesto territoriale in cui si inserisce la Tenuta è un’area straordinariamente importante

per la grande biodiversità che racchiude. Biodiversità intesa sia come “insieme di ambienti diversificati” che come “numero di specie vegetali e animali differenti”.

La maggior parte dei 250 ettari che compongono la Tenuta, infatti, sono interessati dalla presenza di acqua: risorsa che scorre in rogge e canali, che alimenta risaie, che sostiene la presenza di aree boscate e che – soprattutto - rappresenta l’elemento fondamentale per la vita, espressa nelle sue diverse forme.

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