Intelligenza artificiale e ambiente, nuove frontiere per la cura di SLA e Sclerosi Multipla
L'evento BRAINTEASER, organizzato da Fondazione Mondino, ha esplorato il ruolo dell'AI nella ricerca e nel trattamento delle malattie neurodegenerative

Intelligenza artificiale e salute: il progetto BRAINTEASER per migliorare la cura delle malattie neurodegenerative organizzato da Fondazione Mondino.
Intelligenza artificiale e medicina
La medicina del futuro passa attraverso l'intelligenza artificiale. Questo il messaggio chiave dell'evento BRAINTEASER "Intelligenza Artificiale e Ambiente: Nuove Frontiere per la Ricerca e il Trattamento delle Malattie Neurodegenerative", che si è tenuto venerdì 14 marzo 2025 presso la Fondazione Mondino IRCCS di Pavia, nell'ambito della Settimana del Cervello.
Un progetto europeo per combattere SLA e SM
BRAINTEASER, finanziato dall'Unione Europea, si concentra sulla raccolta e l'analisi di dati per comprendere meglio i fattori di rischio e sviluppare strategie di monitoraggio a distanza per la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) e la Sclerosi Multipla (SM). L'incontro ha visto la partecipazione di neuroscienziati, biotecnologi, esperti di intelligenza artificiale e rappresentanti istituzionali, tra cui il Sindaco di Pavia Michele Lissia e l'Assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso.
L'approccio predittivo
Gianni Bonelli, Direttore Generale della Fondazione Mondino IRCCS, ha sottolineato come l'uso dell'intelligenza artificiale permetta di anticipare l'evoluzione delle malattie e migliorare la gestione clinica:
"Grazie all'AI possiamo rispondere a domande cruciali sulla correlazione tra fattori ambientali e malattie neurodegenerative. Fondazione Mondino è orgogliosa di far parte di questa iniziativa, che mette al centro il paziente e il caregiver".
Dati, machine learning e personalizzazione delle cure
Il Dottor Roberto Bergamaschi, neurologo ed ex Direttore Scientifico della Fondazione Mondino IRCCS, ha spiegato che il progetto si basa sulla raccolta di big data relativi alla salute, allo stile di vita e ai fattori ambientali per sviluppare strumenti di supporto decisionale per medici e pazienti. L'obiettivo è creare software basati su algoritmi di machine learning che possano fornire indicazioni personalizzate, migliorando così il trattamento e la gestione delle patologie.
La Dottoressa Eleonora Tavazzi, neurologa coinvolta nel progetto, ha evidenziato come la correlazione tra fattori ambientali inquinanti e l'infiammazione sia centrale per la ricerca sulla Sclerosi Multipla, una delle principali cause di disabilità nei giovani adulti.
Migliorare qualità di cura e vita dei pazienti
L'evento si è concluso con l'intervento di Guido Bertolaso, che ha ribadito l'importanza dell'uso delle nuove tecnologie per migliorare l'assistenza ai pazienti e ai caregiver.
"I risultati di BRAINTEASER sono una base fondamentale per sviluppare nuove procedure e linee guida che possano migliorare la qualità della cura e della vita delle persone affette da queste patologie".
BRAINTEASER si conferma dunque un progetto chiave per il futuro della ricerca medica, dimostrando come l'innovazione tecnologica possa trasformare la lotta contro le malattie neurodegenerative e offrire nuove speranze ai pazienti.
