In campo e nella vita: la Pallacanestro Pavia 1933 incontra le ragazze di Casa Cambiagio
Un pomeriggio di dialogo, ascolto e condivisione tra sportivi e giovani ospiti della struttura: "Si vince e si perde insieme, ma soprattutto si cresce insieme"

La Pallacanestro Pavia 1933 in visita a Casa Benedetta Cambiagio Onlus. Tante le domande delle ragazze, da “Cosa significa fare squadra?” a "Come sono le vostre giornate di allenamento?. Non è mancata una curiosità più personale: “Siete fidanzati?”
La Pallacanestro Pavia 1933 a Casa Cambiagio
«Si vince e si perde insieme, ma la cosa più importante è avere lo stesso obiettivo: crescere, diventare domani persone migliori».
Venerdì 18 aprile 2025 i ragazzi della Pallacanestro Pavia 1933 hanno visitato Casa Benedetta Cambiagio Onlus e hanno incontrato le ragazze ospiti della struttura. Presenti alla visita i giocatori: Manuel Carpani, Aron Lomele, Vuk Bogunovic e Giorgio Manna. La squadra è stata invitata in struttura da Elena Maga, membro del consiglio di amministrazione della onlus, con l’obiettivo di offrire alle ospiti della Casa un momento di confronto fuori dal comune.
«Nella Pallacanestro Pavia 1933 ci sono ragazzi che sono arrivati in Italia da soli, che si stanno costruendo una carriera con impegno e sacrifici – spiega Elena Maga –, alcuni portano avanti gli studi in contemporanea ai successi nello sport. È bello che le nostre ragazze possano ascoltare queste testimonianze dal vivo, in prima persona».

E le ragazze hanno mostrato subito grande interesse per l’iniziativa, tanto che hanno preparato diverse domande da fare agli sportivi e hanno cucinato alcuni dolci da offrire al termine dell’incontro.
«Quando avete iniziato a fare sport? - hanno chiesto le ragazze – Cosa vi ha insegnato giocare in una squadra? Com’è la vostra giornata tipo?». Non sono mancate domande più informali, come: «Che numero portate di scarpe? Siete fidanzati?».
I ragazzi della Pallacanestro Pavia 1933, accompagnati dal dirigente Antonio Ingenito e dal team manager Stefano Gentilini, hanno raccontato cosa significa fare sport a livello agonistico, senza nascondere le sfide e le difficoltà.
«Quando ti senti giù, quando ti sembra di aver finito le energie – ha detto Vuk Bogunovic, rispondendo a una domanda delle ragazze –, devi pensare alla tua motivazione: perché sto facendo questa fatica, dove voglio arrivare? Anche i compagni di squadra possono incoraggiarti e sostenerti».
Le regole sono importanti, ha ricordato Stefano Gentilini: «Rispettare le regole significa sapere fin dove si può arrivare, ma significa anche reagire insieme contro le ingiustizie. Se una di voi è in difficoltà, immagino che le altre interverranno per aiutarla, così avviene anche in squadra. Si vince e si perde insieme, ma soprattutto si cresce insieme».
Cos'è Casa Cambiagio
La “Casa Benedetta Cambiagio o.n.l.u.s”, situata nel centro storico di Pavia, è nata nel 1826 per innovativa intuizione di Santa Benedetta Cambiagio, come centro di accoglienza per bambine e giovani donne in situazione di abbandono, di maltrattamento o di emarginazione, per educarle, crescerle, istruirle, prepararle alla vita con la ricchezza di valori umani e religiosi.
La comunità rappresenta un servizio socio-educativo che integra o sostituisce temporaneamente la famiglia, offrendo una casa e relazioni educative stabili che consentono di crescere ed elaborare progetti per il futuro.