Nessuna INFRAZIONE

Garlasco, il carcere di Bollate: "Nessuna violazione per l’intervista a "Le Iene" di Stasi"

Il colloquio è avvenuto durante un permesso premio: nessuna irregolarità secondo il direttore dell'istituto penitenziario. Ma la procura generale chiede il rigetto della semilibertà

Garlasco, il carcere di Bollate: "Nessuna violazione per l’intervista a "Le Iene" di Stasi"
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Caso Garlasco, nessuna violazione per l’intervista di Stasi: il colloquio con Le Iene è avvenuto durante un permesso premio: nessuna irregolarità secondo il direttore del penitenziario. Ma la procura generale chiede il rigetto della semilibertà.

Intervista di Stasi a "Le Iene"

Nessuna infrazione, nessuna violazione. L’intervista rilasciata da Alberto Stasi alla trasmissione televisiva Le Iene, trasmessa il 30 marzo 2025, non ha infranto le regole imposte dal regime carcerario. A dirlo è il direttore del carcere di Bollate, Dott. Leggieri, che in un documento ufficiale precisa:

"L'intervista è stata registrata durante il permesso premio in data 22.03.2025 e non si sono rilevate infrazioni alle prescrizioni".

Rigettata la semilibertà

Una puntualizzazione che arriva nel pieno del dibattito sulla richiesta di semilibertà presentata da Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio di Chiara Poggi. La sostituta procuratrice generale Valeria Marino, avrebbe chiesto il rigetto dell’istanza, sollevando dubbi proprio sull’intervista andata in onda pochi giorni fa. In subordine, ha richiesto un rinvio del procedimento per approfondire le circostanze del colloquio televisivo, sostenendo che potesse essere stato concesso senza le dovute autorizzazioni.

Conforme alle regole previste

Le parole del direttore del penitenziario, però, sembrano sgombrare il campo da interpretazioni: nessuna regola è stata infranta, poiché l’incontro con la troupe televisiva è avvenuto al di fuori della struttura, in un contesto autorizzato e conforme alle norme previste.

Resta ora da capire se tali chiarimenti basteranno per sciogliere le riserve della procura generale e sbloccare la decisione sulla misura alternativa chiesta da Stasi. Un nuovo capitolo che si aggiunge alla lunga e complessa vicenda giudiziaria del cosiddetto “caso Garlasco", che continua a far discutere anche a distanza di anni dalla sentenza definitiva.

Commenti
Cecilia D’Asaro

Penso che Stasi sia un perseguitato.

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