I DATI

Allarme lupi in Lombardia, 21 branchi dall'Oltrepò Pavese alle aree alpine

La Regione stima la presenza sul territorio di un totale complessivo di 100 esemplari

Allarme lupi in Lombardia, 21 branchi dall'Oltrepò Pavese alle aree alpine
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E' allarme lupi in Lombardia: secondo le stime di Regione Lombardia sono 21 i branchi che si muovo sul territorio, dall'Oltrepò Pavese alle zone alpine, per un totale di circa 100 esemplari.

Allarme lupi in Lombardia: presenti 21 branchi

La presenza dei lupi in Lombardia sta diventando sempre più evidente, con la presenza 21 branchi che si muovono in varie zone della regione. Secondo le stime di Regione Lombardia, il numero totale di esemplari si attesta intorno ai 100, con una distribuzione che copre diverse aree, dall'Oltrepò Pavese fino alle località alpine.

8 branchi in Oltrepò Pavese

I dati più recenti indicano che circa 8 branchi si sono stabilizzati regolarmente in Oltrepò, mentre altri 9 prediligono le zone alpine, con alcuni di essi che si spingono anche verso la Svizzera e la provincia di Trento. Inoltre, sono stati segnalati 4 branchi che si avventurano fino alle zone di pianura. Nel corso del 2023, sono stati registrati circa un centinaio di attacchi da parte dei lupi, causando danni stimati intorno ai 700 mila euro.

L'incontro con i lupi non è più un evento eccezionale dimostrando quanto la presenza di questi animali si sia estesa anche nei centri urbani. L'allarme crescente ha portato all'azione delle comunità locali, con molte petizioni popolari che chiedono un intervento immediato da parte delle istituzioni, con la Regione Lombardia in prima linea.

Ristori per i danni

Il problema dei danni alle attività agricole è particolarmente rilevante, come dimostrano i numeri registrati negli ultimi anni. Nel 2019, il bando indirizzato alle imprese agricole danneggiate ha ricevuto 59 domande, con un importo complessivo di 250mila euro, mentre nel 2022 le domande sono state 46, per un totale di 220mila euro.

Per affrontare questa situazione, è stato annunciato un nuovo bando che sarà aperto a maggio, con una dotazione finanziaria di un milione di euro destinata agli agricoltori che intendono implementare sistemi di protezione come recinzioni fisse, mobili, elettrificate e non elettrificate.

"Serve legge per il controllo"

"La gestione e il continuo monitoraggio sono quanto mai fondamentali per salvaguardare le aziende agricole e contemporaneamente garantire al lupo il suo ruolo ambientale”, è quanto dichiara Lorena Miele, vicepresidente di Cia Lombardia, a seguito della diffusione dei dati sulla presenza dei lupi in Lombardia.

Serve una legge speciale per la gestione del lupo, che non è più una specie in via d’estinzione ma anzi, prolifera molto velocemente e oggi come non mai è un grosso problema per le aziende agricole e per chi pratica allevamento amatoriale”, continua Miele.

“Ben vengano gli incrementi ai bandi per le attività di prevenzione, che sono una risorsa importante per chi ha perdite di bestiame, ma che non sono la soluzione al problema. Non è possibile cintare pascoli enormi, così come diventa economicamente insostenibile avere pastori presenti 24 ore al giorno a guardia dei greggi. La pastorizia, ricordiamo, serve anche a garantire la pulizia delle praterie montane, habitat di molte specie di piccoli animali che rischiano di sparire.”

Abbattimenti preventivi

Il fatto poi che il lupo abbia sempre meno paura dell’uomo è uno dei principali problemi nella gestione di soggetti che si avvicinano sempre più ai centri abitati, situazioni che sarebbero evitate se si procedesse all’abbattimento preventivo, attività oggi vietata in Italia.

“Come associazione ci battiamo per garantire l’equilibrio biosistemico e conosciamo bene l’importanza dei predatori per mantenere viva la biodiversità, è tuttavia scientificamente provato che finchè il lupo ha paura dell’uomo diminuiscono gli attacchi. La Svizzera da tempo opera con successo abbattimenti preventivi di soggetti giovani, di modo che il branco identifichi il pericolo e si tenga lontano da edifici e allevamenti controllati dall’uomo.”

Non si parla di eradicazione, bensì di gestione: “Servono un controllo e una gestione costante della popolazione, per ottenere che i danni causati dai lupi siano prossimi allo zero. La Francia ha ottenuto una deroga per gli abbattimenti, auspichiamo che anche in Italia si possa intervenire per evitare che i branchi aumentino sempre più, causando non solo danni al bestiame, ma veri e propri attacchi alle persone, come turisti e pastori”, conclude la vicepresidente di Cia Lombardia Lorena Miele.

La convivenza tra lupi e comunità umane dunque richiede un approccio bilanciato e attento, che tenga conto sia della salvaguardia della specie sia della tutela delle attività umane e del territorio.

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