Progetto "100 Facciate"

Al via i lavori di restauro della facciata del palazzo di Poste Italiane a Pavia

I lavori prevedono il recupero e restauro dei prospetti esterni dell’edificio storico al fine di restituirgli l’originale bellezza architettonica.

Al via i lavori di restauro della facciata del palazzo di Poste Italiane a Pavia
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Prosegue nella sede di Piazza della Posta, il progetto per il recupero e restauro dei palazzi storici di Poste Italiane.

Restauro della facciata del palazzo di Poste Italiane a Pavia

“Cento facciate”, l’iniziativa di Poste Italiane nata per favorire il recupero e restauro delle facciate esterne di 100 edifici di proprietà di Poste Italiane in tutta Italia fa tappa a Pavia. I lavori prevedono il recupero e restauro dei prospetti esterni dell’edificio storico al fine di restituirgli l’originale bellezza architettonica. L’intervento conservativo non interferirà con l’operatività dell’ufficio postale che continuerà a garantire i consueti servizi ai cittadini.

Nell’anno in cui Poste Italiane celebra i suoi 160 anni, i Palazzi di Poste continuano a rappresentare un punto di riferimento sul territorio nazionale e ad essere un simbolo della bellezza architettonica e della storia d’Italia. Il Palazzo di Pavia, oggi come ieri, è emblema di un’epoca e ricopre un ruolo di indiscutibile testimonianza storica e di maestosa autorevolezza.

Opere d'autore

I palazzi di Poste Italiane spesso sono opere d’autore, nelle loro più diverse declinazioni artistiche e strutturali hanno rappresentato negli anni la trasformazione che il nostro Paese ha vissuto tra la fine dell’Ottocento e il secondo dopo guerra. Anche dal punto di vista della cultura architettonica hanno contribuito a delineare il contorno di una inedita modernità: soprattutto dagli anni ’30 del Novecento, nel segno dello stile razionalista. Senza dimenticare l’importante ruolo sociale che hanno rappresentato per tutte le generazioni e in ogni epoca.

Il Palazzo di Piazza della Posta a Pavia fu costruito tra il novembre 1920 e il maggio 1925 sotto la guida dell’Ing. Ottorino Modesti. Negli anni immediatamente successivi alla Grande Guerra si comincia a ripensare all’architettura urbana, per costruire edifici pubblici che conferiscano prestigio alla città.

Fra questi anche il Palazzo delle Poste, inteso non solo come centro di servizi e come ufficio “direzionale” dell’Amministrazione postale, ma anche come punto di aggregazione sociale e luogo degli affari, quasi al pari di un ufficio “borsa”.

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