LA PROTESTA

Agricoltori lomellini in mobilitazione, giovedì 15 febbraio trattori in presidio a Mortara

Gli operatori del comparto chiedono, tra le altre cose, l’abbattimento dei costi di produzione, la difesa del made in Italy e una più equa ridistribuzione del reddito lungo la filiera

Agricoltori lomellini in mobilitazione, giovedì 15 febbraio trattori in presidio a Mortara
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Mobilitazione degli agricoltori lomellini a Mortara giovedì 15 febbraio 2024: "Non vogliamo essere strozzati dalle strumentalizzazioni, l’Unione Europea è responsabile di questa grave situazione perché decide le politiche agricole e gestisce i fondi attraverso la Pac".

Agricoltori in mobilitazione a Mortara

E' confermata la mobilitazione degli agricoltori lomellini a Mortara, organizzata da Seed-Italia per il prossimo il 15 febbraio 2024 con presidio, dalle ore 9 alle 18, presso il parcheggio del cimitero comunale lungo la Strada Statale 494.

Le richieste degli agricoltori

Gli operatori del comparto chiedono l’abbattimento dei costi di produzione, la difesa del made in Italy, una più equa ridistribuzione del reddito lungo la filiera e revisione della Pac:

”Occorre sentire anche le istanze degli agricoltori che non si riconoscono nelle associazioni - ha detto Gian Marco Centinaio, senatore della Lega - perché bisogna ascoltare le istanze della base, sono anche questi cittadini italiani, sono imprenditori e devono essere ascoltati.

Per il made in Italy, per esempio, come Lega stiamo tentando di farlo diventare un’eccellenza con reciprocità rispetto agli altri prodotti che arrivano da tutto il mondo. Il made in Italy si aiuta rendendo i produttori competitivi ed eliminando la concorrenza sleale che proviene dall’estero. Poi c’è tanto da fare e lo faremo a livello di governo ma la strada più difficile è quella europea per via delle competenze esclusive”.

Salvaguardare la produzione nazionale

Gli argomenti sul tavolo sono tanti ma le trattative, a diverse settimane dall’inizio della protesta, procedono a rilento:

“Per riallacciarmi al discorso di Centinaio per quanto riguarda i costi di produzione e concorrenza scorretta - aggiunge Carlo Besostri, presidente di Seed-Italia - occorrono azioni mirate alla salvaguardia della produzione nazionale, controlli stringenti sulle derrate alimentari provenienti da Paesi che non rispettano le nostre stesse normative fitosanitarie.

Dazi doganali atti a compensare la concorrenza sleale di prodotti non Ue che hanno costi di produzione inferiori determinati da normative più permissive circa la sicurezza sul lavoro, il costo della mano d’opera e protocolli sanitari che hanno potenziali ricadute negative sulla salute a carico del nostro sistema sanitario nazionale.

Tracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera e nuova regolamentazione in materia di etichettatura che offra maggiore trasparenza al consumatore in particolare circa i prodotti made in Italy magari mediante l’adozione di un disciplinare per un marchio denominato “Origine prodotto 100% Italiano”.

Carlo Besostri, agricoltore, presidente Seed-Italia

Contenimento fauna selvatica

Gli agricoltori chiedono anche il contenimento della fauna selvatica con metodi più incisivi mentre i risarcimenti, più congrui, da parte dello Stato devono avvenire in tempi brevi. Per spingere la produzione e renderla competitiva occorrono il mantenimento delle agevolazioni attuali sui carburanti agricoli al fine di ridurre i costi di produzione e migliorare la competitività del comparto agricolo nazionale, esenzione Irpef-Imu per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali e revisione dei metodi di controllo relativi all’ammissibilità dei terreni a seminativo (flag). Ma non basta:

"Dobbiamo contare sull’accesso al credito agevolato - aggiunge Besostri - per coltivatori diretti e imprenditori agricoli con tassi di interesse agevolati e con tetto massimo garantito dallo Stato anche in caso di tasso variabile per l’acquisto di beni strumentali agricoli. Stessa cosa per l’accesso a mutui fondiari sempre a tasso agevolato per l’acquisto di terreni agricoli. Chiediamo poi, e a gran voce, l’eliminazione dell’obbligo di non coltivare il 4% dei terreni ed ogni forma di contributo volta a disincentivare le coltivazioni".

Giovedì 15 in presidio

Per far sentire la loro voce dunque gli agricoltori si mobiliteranno nella giornata di giovedì 15 febbraio 2024 a Mortara, dalle ore 9 alle 18, organizzando un presidio con i loro trattori presso il parcheggio del Cimitero Comunale situato lungo la Strada Statale 494.

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