ARCHEOLOGIA

A Pavia scavi archeologici svelano antiche tombe longobarde e medievali

Portate alla luce oltre trenta tombe risalenti a epoche differenti

A Pavia scavi archeologici svelano antiche tombe longobarde e medievali
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Scavi archeologici nei pressi di Pavia svelano antiche tombe longobarde e medievali: portato alla luce oltre trenta tombe risalenti a epoche differenti. Si tratta di sepolture attribuite sia all’entourage dei re longobardi sia ai monaci di epoca tardo medievale.

Tombe longobarde e medievali

Importanti scoperte archeologiche sono emerse dagli scavi condotti dall’Università Cattolica a Pavia, che hanno portato alla luce oltre trenta tombe risalenti a epoche differenti. Si tratta di sepolture attribuite sia all’entourage dei re longobardi sia ai monaci di epoca tardo medievale.

Le indagini, dirette dalla professoressa Caterina Giostra, docente di Archeologia medievale, hanno interessato l’area occidentale della città, lungo l’antica strada verso il Piemonte e i valichi alpini. Questo sito rappresenta un capitolo cruciale della storia di Pavia, antica capitale dei Longobardi.

Scavi archeologici a Pavia

Una necropoli unica nel suo genere

Intorno alla metà del VII secolo d.C., il re Ariperto I fece costruire il primo mausoleo dinastico cattolico presso Pavia, destinato ad accogliere le sepolture della famiglia reale fino agli inizi dell’VIII secolo. Questa necropoli, situata nei pressi di un edificio ecclesiastico regio, rappresenta una novità rispetto alla tradizionale ritualità funeraria germanica.

In seguito, nel X secolo, Adelaide, moglie dell’imperatore Ottone I, fece edificare un monastero imperiale sullo stesso luogo. Questo venne poi sostituito nel Quattrocento dalla Basilica del Santissimo Salvatore, ancora oggi esistente. Gli scavi archeologici, effettuati nel Piccolo Chiostro annesso alla basilica, hanno rivelato resti straordinariamente conservati di sepolture alto medievali.

Scavi archeologici a Pavia

Le scoperte archeologiche

Le indagini sono iniziate nel 2017 con prospezioni geofisiche e, successivamente, nel 2018, con saggi diagnostici che hanno confermato l’ottimo stato di conservazione del deposito medievale. Durante la campagna di scavi del 2024, durata dieci settimane, è stata esplorata la metà meridionale del chiostro, mentre la parte settentrionale sarà oggetto di studio nel 2025.

"Complessivamente sono state ritrovate oltre venti sepolture alto medievali in cassa di muratura spesso conservata, sia piana sia a doppio spiovente con laterizi integri, e di queste la più antica è intonacata e dipinta con una croce rossa che campeggia al centro", ha dichiarato la professoressa Giostra.

Al di sopra di queste tombe, ne sono state ritrovate altre più modeste appartenenti probabilmente ai monaci abitanti del monastero di epoca tardo medievale, di cui resta traccia del passaggio sotterraneo che collegava gli scantinati al pozzo posizionato al centro del chiostro per un più agevole approvvigionamento idrico.

Un laboratorio a cielo aperto

Gli scavi hanno coinvolto circa venti studenti dell’Università Cattolica, supportati da professionisti che hanno utilizzato tecnologie avanzate come droni, fotogrammetria tridimensionale e scansione ossea. Gli studenti, a seconda della loro esperienza, hanno partecipato al recupero di materiali e alla documentazione dei reperti, che verranno successivamente sottoposti ad analisi approfondite.

Gli studenti universitari coinvolti

Grazie alla collaborazione con il Labanof dell’Università di Milano e con istituti di ricerca tedeschi, saranno effettuate analisi antropologiche, chimiche e archeogenetiche sui resti. Questi studi permetteranno di definire il profilo biologico degli individui, stabilire eventuali rapporti di parentela e comprendere aspetti della loro vita quotidiana, come dieta e attività fisiche. Inoltre, si cercherà di identificare eventuali componenti nord-europee nella popolazione longobarda di Pavia.

Le scoperte effettuate nel Piccolo Chiostro rappresentano un passo avanti nella comprensione della Pavia longobarda e medievale. Lo studio sistematico di questa necropoli offrirà preziose informazioni sulle tradizioni funerarie, sui legami culturali e sulla vita della comunità che ha abitato la capitale longobarda. Una ricerca che, grazie all’impiego di tecnologie moderne e approcci interdisciplinari, continua a svelare i segreti di un passato lontano ma ancora incredibilmente vivo.

Scavi archeologici a Pavia
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