Manifesto no vax censurato a Pavia, è dannoso per la salute pubblica
Gli obiettori diffondono dubbi molto rischiosi per la salute pubblica, l'amministrazione comunale non lo può accettare
La campagna vaccinale anti-Covid è iniziata da più di due anni, l'80% della popolazione italiana si è vaccinato e sono stati ridotti decessi e terapie intensiva ma i no vax non mollano.
Dannoso per la salute pubblica
"Sei sicuro che la nostra salute sia la loro priorità?", "Hai fatto tre dosi, ti sei ammalato e hai contagiato. Sicuro di non essere stato ingannato?" e ancora "Pensaci prima di vaccinare tuo figlio". Queste sono le frasi contenute nei manifesti affissi dai no vax a Pavia e censurate dal Comune.
A detta di chi ha realizzato e affisso questi manifesti, il Comune di Pavia ha calpestato la libertà di manifestazione del pensiero. Parlano di effetti avversi dei vaccini e diffondono dubbi sulla loro utilità nella popolazione con il rischio di veicolare la campagna vaccinale sulla quarta dose, tutto questo non è accettabile per l'amministrazione comunale.
Il Comune di Pavia ha definito il messaggio dei no vax denigratorio nei confronti delle scelte assunte dal Legislatore sovranazionale e nazionale adottate in periodo pandemico e così il contenuto veicolato attraverso un servizio pubblico comunale che è dannoso per la tutela della salute pubblica.
Evitate 150mila morti con il vaccino
I manifesti sbeffeggiano i vaccini perché ci si contagia ancora ma c'è da dire che questa vaccinazione non è mai stata presentate come la soluzione alle infezioni da Covid ma come soluzione ai 400 morti al giorno e alla pressione ospedaliera che ha reso necessari i lockdown.
La stima realizzata dall'istituto superiore di sanità nella primavera del 2022 ha portato alla luce un dato interessante, la vaccinazione contro il virus ha evitato la morte a 150mila persone. Ha evitato 8 milioni di casi e oltre 500mila ospedalizzazioni. Questi dati e tanti altri bastano a dimostrare che l'obiettivo del vaccino è stato ampiamente riassunto.
Questo non significa che il virus sia sparito e non faccia più danni ma il numero dei pazienti ospedalizzati e deceduti è calato consistentemente grazie ai vaccini e diffondere dubbi sulla scienza che salva le vite non è ritenuto corretto. Anche per questo motivo sono stati vietati a Pavia i manifesti che sollevano dubbi sulla vaccinazione.