Regione Lombardia

Siccità sempre più grave in Lombardia, Fontana: "Intervenga lo Stato"

“Bisognerà pensare a interventi che non si possono fare a livello regionale, come la grande bacinizzazione dei fiumi”

Siccità sempre più grave in Lombardia, Fontana: "Intervenga lo Stato"
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Si aggrava la situazione della siccità in Lombardia. A riguardo è intervenuto anche il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.

Siccità sempre più grave in Lombardia

Sempre più allarmante il problema della siccità in Lombardia, dove si registra ormai una carenza d'acqua del 55%, un anno fa era del 52%. E secondo i meteorologi serviranno precipitazioni molto al di sopra della norma per superare la siccità.

Il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico delle scuole civiche di Milano ha spiegato che "sono due mesi che stiamo cercando di intervenire" aggiungendo:

"Abbiamo chiesto che i gestori dei bacini cerchino di mantenere la maggior quantità di acqua all'interno degli invasi e che quindi il deflusso minimo vitale sia ridotto il più possibile perché altrimenti la situazione rischia di essere molto preoccupante".

“C’è un progetto di Aipo sulla bacinizzazione del Po – ha ribadito Fontana –  ma sono provvedimenti che possono essere assunti soltanto a livello nazionale e quantomeno interregionali visto che ci sono valutazioni di carattere ambientale da fare non di poco conto. Stiamo monitorando la situazione da più di un mese e mezzo e cercando di far sì che i grandi bacini alpini e gli invasi montani raccolgano e mantengano maggior quantità di acqua per evitare che durante la stagione irrigua non abbiano la possibilità di distribuirne”, ha concluso il governatore lombardo.

Le riserve idriche

Il fiume Po al Ponte della Becca, in provincia di Pavia, registra un -3,2 metri rispetto allo zero idrometrico con le rive ridotte a spiagge di sabbia come in estate.

Non se la passano bene nemmeno i grandi bacini. Il confronto 2022-2023 mostra che i laghi lombardi regolati sono più vuoti (-30%), a fronte di un quantitativo di neve leggermente superiore (+31%). Complessivamente, pertanto, le riserve idriche mostrano un deficit del 55% rispetto allo storico, a fronte del 52% dello scorso anno.

Il tavolo regionale, nelle sedute del 14 dicembre e 26 gennaio, aveva già evidenziato che la situazione di scarsità idrica della scorsa estate era proseguita anche a causa delle scarse precipitazioni autunnali e invernali che non avevano consentito di ripristinare il deficit della stagione passata. Era stata inoltre segnalata la necessità di adottare un utilizzo 'cautelativo' delle risorse idriche in particolare invitando i gestori idroelettrici e gli enti regolatori dei grandi laghi (Maggiore, Como, Iseo, Idro e Garda) a trattenere acqua il più possibile.

Un nuovo tavolo regionale

Il 3 febbraio l'assessore Sertori ha inviato formalmente una specifica richiesta ai gestori degli invasi idroelettrici operanti in Lombardia (A2A, Enel, Edison) e agli Enti Regolatori dei laghi invitandoli ad "adottare da subito ogni misura finalizzata alla massima riduzione delle erogazioni negli emissari fatte salve le necessità ambientali e di funzionamento delle centrali termoelettriche".

A tal proposito per il prossimo 2 marzo è stato convocato un nuovo tavolo regionale per un aggiornamento sulla situazione delle riserve idriche in vista della prossima stagione irrigua estiva 2023 e per valutare le misure più opportune per fronteggiare la portata della crisi idrica che, salvo precipitazioni importanti, ad oggi non si è ancora in grado di prevedere.

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