Garlasco, incidente probatorio: nessun DNA maschile, sul tappetino del bagno il sangue di Chiara Poggi
I risultati ottenuti confermano quanto già emerso 18 anni fa. Atteso il quarto round in Questura a Milano

Nessun risultato eclatante è stato rilevato dalle analisi effettuate sul tappetino del bagno e sulle scale della villetta di Chiara Poggi, eseguite a seguito dell'ultima giornata dell'incidente probatorio, svoltasi in Questura a Milano il 4 luglio 2025, nell’ambito della nuova inchiesta sul delitto di Garlasco.
Delitto di Garlasco
Continua a non regalare colpi di scena l’incidente probatorio avviato dopo la riapertura del caso, avvenuto quasi 18 anni fa, per il quale l’indagato Alberto Stasi sconta la sua pena in carcere, condannato in via definitiva nel 2015 a 16 anni di reclusione per omicidio volontario.

Prove conservate in scatoloni, consegnate poi ai consulenti delle parti, sono state analizzate con la speranza di trovare tracce ematiche o genetiche riconducibili agli indagati.
Tappetino del bagno, scale e frammento pilifero
Dagli ultimi accertamenti tecnici disposti nell’ambito dell’incidente probatorio della nuova inchiesta sul delitto di Garlasco — in cui è indagato Andrea Sempio per omicidio in concorso — non emergono profili genetici maschili.

I risultati delle analisi svolte sul tappetino del bagno e sulla parete delle scale di casa Poggi dicono che sono presenti solo tracce ematiche di Chiara Poggi, vittima dell’omicidio avvenuto il 13 agosto 2007.
Riguardo invece al segmento pilifero — un capello lungo circa 3 centimetri — rinvenuto tra i rifiuti, non è stato possibile estrarre alcun profilo genetico. Nonostante fosse provvisto di bulbo, il capello risultava atrofizzato, condizione che ha impedito l’estrazione di DNA nucleare.

Spazzatura casa Poggi - immagini estrapolate dal servizio del TGR

Spazzatura casa Poggi - immagini estrapolate dal servizio del TGR

Spazzatura casa Poggi - immagini estrapolate dal servizio del TGR
Secondo quanto confermato dalla genetista Denise Albani, nominata dal giudice, non sono emerse tracce genetiche maschili su nessuno dei reperti esaminati. I risultati ottenuti confermano quanto già emerso 18 anni fa: sul tappetino del bagno, dove l’assassino si sarebbe fermato con le scarpe sporche di sangue, e sul materiale ematico rinvenuto sul fondo delle scale, è presente solo il DNA di Chiara Poggi.
L’attenzione dei consulenti si concentra ora sull’esame del DNA rilevato sulle unghie della vittima, in attesa della quarta giornata dell’incidente probatorio.