Strage di gatti per la peritonite infettiva, LNDC: “C’è un farmaco, ma non possiamo usarlo”
L’associazione animalista, con sede anche in provincia di Pavia, lancia una petizione per chiedere l’autorizzazione del trattamento che potrebbe salvare migliaia di vite feline

La peritonite infettiva felina (FIP), una malattia virale con mortalità superiore a 95% può essere curata con un farmaco, già approvato in altri paesi come l'UK, il cui iter di registrazione in Italia è bloccato. LNDC lancia una petizione, che ha già raggiunto quasi 34 mila firme: “Ogni giorno che passa senza un’autorizzazione ufficiale costa migliaia di vite", dichiara Piera Rosati, Presidente dell'associazione con sede anche in provincia di Pavia.
Strage di gatti per la FIP
Una malattia virale letale, un farmaco efficace già approvato all’estero, ma bloccato nel nostro Paese. L’associazione LNDC lancia una petizione per chiedere l’autorizzazione del trattamento che potrebbe salvare migliaia di vite feline.
È la drammatica realtà che riguarda la peritonite infettiva felina (FIP), una malattia virale altamente letale che colpisce ogni anno migliaia di gatti in Italia. Nonostante esista un farmaco efficace, il Gs-441524, il suo utilizzo veterinario nel nostro Paese non è ancora autorizzato. La Lega Nazionale per la Difesa del Cane (LNDC Animal Protection), che ha una sede anche in provincia di Pavia a Travacò Siccomario, ha lanciato una petizione per chiedere al Ministero della Salute di sbloccare la situazione.
Una malattia silenziosa
La FIP è causata da una mutazione del coronavirus felino (FCoV), presente in molti ambienti ad alta densità felina come colonie, rifugi e allevamenti. Spesso sottovalutata, è difficile da diagnosticare e nella sua forma conclamata ha un tasso di mortalità superiore al 95%. Il farmaco Gs-441524, molecola derivata dal remdesivir (utilizzato anche contro il Covid-19), ha dimostrato di poter curare efficacemente la malattia, con alti tassi di remissione, ed è già stato autorizzato nel Regno Unito dal 2021.

Farmaco non autorizzato
Nonostante le evidenze scientifiche e l’adozione del farmaco da parte di altri Paesi, in Italia l’iter per l’approvazione è bloccato. Questo stallo normativo ha conseguenze gravissime: i gatti continuano a morire e molti proprietari, nella disperazione, si rivolgono al mercato nero per ottenere il farmaco, rischiando di usare prodotti non controllati, senza alcuna garanzia di sicurezza.
La richiesta di autorizzazione è sostenuta anche dalla Federazione dei Veterinari Europei (FVE) e dalla FECAVA (Federazione delle Associazioni Veterinarie Europee per Animali da Compagnia). In Italia la questione è stata portata in Parlamento grazie a un’interrogazione presentata dalle deputate Eleonora Evi, Patrizia Prestipino e Lia Quartapelle Roggiani. Ma finora non ci sono stati sviluppi concreti.
La petizione di LNDC
Per sbloccare la situazione, la LNDC Animal Protection ha avviato una petizione rivolta al Ministro della Salute Orazio Schillaci e ai dirigenti del settore farmaci veterinari. L’appello ha già raccolto quasi 34.000 firme, ma servono ancora adesioni. L’obiettivo è semplice: ottenere l’autorizzazione all’uso del Gs-441524 anche in Italia.
“Ogni giorno che passa senza un’autorizzazione ufficiale costa vite – denuncia Piera Rosati, presidente nazionale LNDC – È inaccettabile che, nel 2025, chi convive con un gatto malato debba scegliere tra l’impotenza e l’illegalità pur di salvarlo. Abbiamo una terapia efficace. Ora serve solo la volontà politica di agire".
La petizione è disponibile online CLICCANDO QUI. LNDC invita cittadini, veterinari, volontari e amanti degli animali a firmare e condividere. Ogni firma può fare la differenza per un gatto malato che oggi non ha alternative.
LNDC ha sede anche in provincia di Pavia in Via Navazzone, 1 a Travacó Siccomario - Cell: 339.1637039 - legadelcanepavia@rifugioditravaco.org - www.rifugioditravaco.org