Gazebo della salute preso d’assalto, FIALS Lombardia: "Segnale di una regione impoverita e disperata"
"Un successo, ma anche una sconfitta". Il problema, secondo il sindacato, è strutturale: liste d’attesa infinite, carenza di personale, disorganizzazione

Visite gratuite in piazza della Vittoria: successo dell’iniziativa dei Lions, ma il sindacato FIALS lancia l’allarme sullo stato della sanità pubblica lombarda.
Sanità in coda
Una lunga fila di persone, fin dal primo mattino, si è snodata in piazza della Vittoria, tutte in attesa di una visita medica gratuita. Un tendone allestito dai Lions, cinque ambulatori mobili, decine di volontari e oltre 350 controlli eseguiti in un solo giorno: è il bilancio del Campus medico organizzato sabato 12 aprile 2025 nel centro di Pavia, a pochi passi da Santa Maria Gualtieri. Ma dietro il successo dell’iniziativa, si nasconde una fotografia allarmante dello stato attuale della sanità pubblica?
Ridurre le attese
L’iniziativa ha rappresentato un’opportunità concreta per chi, nella sanità pubblica, si trova costretto ad affrontare tempi d’attesa troppo lunghi. Alcuni pazienti, in attesa da mesi per esami non urgenti, hanno approfittato infatti dell’occasione per sottoporsi gratuitamente a controlli dermatologici, neurologici, cardiologici, diabetologici e oculistici. In particolare, le visite dermatologiche e neurologiche sono risultate tra le più richieste, esaurendo rapidamente gli slot disponibili già nella fascia mattutina.
Oltre alle visite, il Campus ha proposto momenti di formazione per la cittadinanza, con dimostrazioni pratiche sull’utilizzo del defibrillatore e le manovre salvavita in età pediatrica. Il supporto organizzativo è stato garantito dalla Croce Rossa e dai numerosi volontari dei Lions, con il patrocinio della Fondazione Mondino, degli Istituti Maugeri, del Policlinico San Matteo, dell’Ordine dei medici provinciale e del Comune di Pavia.
FIALS: “Una sconfitta del sistema sanitario”
Ma se per i promotori si è trattato di un successo, il sindacato FIALS Lombardia ha un’altra lettura.
“Scene come quelle viste a Pavia – afferma Roberto Gentile, Segretario Generale FIALS Lombardia – ci dicono una cosa molto chiara: la sanità lombarda non è più in grado di garantire cure tempestive e gratuite come prevede la nostra Costituzione. Se per una visita dermatologica o cardiologica bisogna attendere mesi, allora la sanità non è più un diritto, ma un privilegio per chi può pagare”.
Il campus medico ha erogato in una sola giornata centinaia di controlli, con file continue per accedere agli ambulatori cardiologici, oculistici, diabetologici, dermatologici e neurologici.
“Un successo, certo – prosegue Gentile – ma anche una sconfitta del sistema pubblico, che costringe i cittadini a cercare la salute dove capita, quando capita. Se puoi pagare, curi. Se no, aspetti. E a volte, chi aspetta, muore”.
FIALS Lombardia riconosce il grande valore sociale dell’iniziativa dei Lions, definendola “un atto di servizio civico e un esempio di solidarietà concreta”, ma invita a non farsi illusioni:
“Non può diventare la toppa permanente di un sistema che fa acqua da tutte le parti”.
Il problema, secondo il sindacato, è strutturale: liste d’attesa infinite, carenza di personale, disorganizzazione.
“La Lombardia si sta avvicinando a un modello sanitario classista, dove la salute è garantita solo a chi ha soldi. Questo non è più accettabile”.
“Una sanità che non cura in tempo è solo una promessa disattesa. Servono investimenti, assunzioni, programmazione e responsabilità politica. Le immagini di Pavia devono scuotere tutte le istituzioni regionali”, conclude Gentile.