CRONACA

Il no della Procura alla semilibertà per Alberto Stasi: pesa l’intervista rilasciata a "Le Iene"

Nonostante il parere positivo del carcere e il comportamento ritenuto corretto, la Procura generale di Milano si oppone alla richiesta dell’ex studente bocconiano condannato per l’omicidio di Chiara Poggi

Il no della Procura alla semilibertà per Alberto Stasi: pesa l’intervista rilasciata a "Le Iene"
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Il no della Procura alla semilibertà per Alberto Stasi: nonostante il parere positivo del carcere e il comportamento ritenuto corretto, la Procura generale di Milano si oppone alla richiesta. Al centro l’intervista rilasciata a "Le Iene".

No alla semilibertà per Alberto Stasi

Una richiesta che sembrava sul punto di aprire un nuovo capitolo per Alberto Stasi si è invece scontrata con il parere negativo della Procura generale. Il 41enne, condannato in via definitiva per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007, ha chiesto al Tribunale di Sorveglianza di Milano di poter accedere alla semilibertà.

Intervista senza autorizzazione

Ma la sostituta procuratrice generale Valeria Marino ha respinto la richiesta, sollevando anche dubbi sull’intervista rilasciata da Stasi alla trasmissione Le Iene, andata in onda il 30 marzo.

Secondo la Procura, quell’intervista sarebbe stata effettuata senza autorizzazione durante un permesso premio, configurando una possibile violazione delle prescrizioni imposte. Tuttavia, un documento firmato dal direttore del carcere di Bollate, Giorgio Leggieri, afferma che la registrazione, avvenuta il 22 marzo, è avvenuta senza alcuna infrazione.

La richiesta di rigetto

L’udienza di fronte ai giudici di sorveglianza si è tenuta questa mattina, 9 aprile 2025, e si è conclusa in circa mezz’ora. Stasi non ha presenziato, per scelta difensiva. In aula c'era l’avvocato Glauco Gasperini, al posto dei legali titolari Giada Bocellari e Antonio De Rensis, impegnati a Pavia nel maxi incidente probatorio sulle nuove indagini relative ad Andrea Sempio.

Questa mattina, all'uscita dal Tribunale di Sorveglianza l'avvocato Glauco Gasperini, aveva parlato di un "parere parzialmente positivo", cioè un sì con alcune riserve da sciogliere in cinque giorni.

E nonostante il parere favorevole di operatori ed educatori del carcere riguardo al percorso di rieducazione del detenuto, la Procura generale ha chiesto il rigetto della richiesta o, in subordine, un rinvio per chiarire le circostanze dell’intervista.

Il Tribunale di Sorveglianza

Stasi, che dal 2023 è autorizzato al lavoro esterno come contabile in un’azienda, punta ora alla semilibertà: una misura che gli permetterebbe di rientrare in carcere solo la sera. Nei prossimi mesi potrebbe anche presentare domanda per l’affidamento in prova ai servizi sociali, accessibile quando la pena residua è inferiore a quattro anni. Considerando gli sconti per buona condotta, la fine della pena è prevista tra il 2028 e il 2029.

Ora si attende la decisione del Tribunale di Sorveglianza, che si è riservato di decidere nei prossimi giorni.

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