Garlasco, due udienze in un giorno: l'incidente probatorio di Sempio e la richiesta di semilibertà di Stasi
Due aule diverse, due procedimenti distinti, ma un unico obiettivo: accertare la verità sull'uccisione di Chiara Poggi

A quasi 18 anni dal delitto di Garlasco, il nome di Chiara Poggi è tornato al centro dell’attenzione giudiziaria e mediatica. Domani, 9 aprile 2025, è il giorno del maxi incidente probatorio e della richiesta di semilibertà di Alberto Stasi.
Due udienze in un giorno
Domani, mercoledì 9 aprile 2025, sarà una giornata carica di attese per il delitto di Garlasco, caso recentemente riaperto con Andrea Sempio indagato per omicidio in concorso con Alberto Stasi o altri soggetti.
La giornata sarà infatti scandita da due udienze diverse ma profondamente intrecciate: da una parte si torna a parlare di DNA e nuove perizie, dall’altra si valuta la possibilità di concedere la semilibertà ad Alberto Stasi, il giovane condannato in via definitiva per l’omicidio.
L'incidente probatorio
La prima udienza si terrà al Tribunale di Pavia. Il giudice per le indagini preliminari, Daniela Garlaschelli, ha accolto la richiesta della Procura di confrontare il profilo genetico dell’indagato con il cromosoma Y rinvenuto sulle unghie di Chiara. Inoltre, ha autorizzato l’analisi di una serie di reperti che non erano stati esaminati nel processo che ha portato alla condanna di Stasi.
Lo scopo di questa analisi è cercare eventuali tracce biologiche e impronte da confrontare sia con Sempio che con altre persone che frequentavano la villetta nei giorni precedenti al delitto, avvenuto il 13 agosto 2007. Il giudice ha inoltre consentito a Stasi di partecipare all'incidente probatorio, riconoscendolo come “persona interessata all’assunzione della prova”.
L'udienza di domani, a meno di imprevisti, seguirà un iter procedurale ordinario: verrà conferito l'incarico al professor Emiliano Giardina, consulente scelto dal gip, e saranno formulati i quesiti per l’incidente probatorio, che si terrà con modalità di esame irripetibile, nonostante la difesa di Sempio insista sulla ripetibilità dei test.
Semilibertà per Alberto Stasi
Contemporaneamente, a Milano si terrà l’udienza davanti al Tribunale di sorveglianza per la valutazione della richiesta di semilibertà avanzata da Stasi, che già beneficia del lavoro esterno. In merito a quanto emerso, la sostituta procuratrice generale Valeria Marino (titolare del fascicolo) esprimerà il proprio parere sull’istanza direttamente in aula.
Per richieste simili a quella presentata dalla difesa di Stasi, non è necessario dimostrare il ravvedimento: in altre parole, il condannato non deve per forza riconoscere la propria responsabilità o ammettere il reato.
Stasi, anche recentemente attraverso interviste rilasciate ai media, ha continuato a dichiararsi innocente, facendo riferimento anche alle nuove indagini che coinvolgono Andrea Sempio. La Procura generale, con l’avvocato generale Lucilla Tontodonati, esaminerà anche il contenuto di queste dichiarazioni prima di formulare la propria posizione davanti ai giudici di Sorveglianza, ai quali spetterà poi decidere entro cinque giorni dall’udienza. Sarà comunque fondamentale la valutazione del percorso carcerario di Stasi, ovvero la sua condotta e personalità durante l’esecuzione della pena, su cui sono già state depositate le relazioni da parte dell’istituto penitenziario.
Attualmente, Stasi può uscire dal carcere per lavorare come contabile in un’azienda, grazie al permesso ottenuto nel 2023. La semilibertà, se concessa, gli permetterebbe invece di trascorrere la giornata quasi interamente fuori dal carcere di Bollate, rientrando soltanto in serata.
Due aule diverse, due procedimenti distinti, ma un unico obiettivo: quello di accertare la verità sull'uccisione di Chiara Poggi, una delle pagine più dolorose della cronaca italiana recente.