RICERCA

Ecoansia in età pediatrica, uno studio rivela la crescente preoccupazione dei più piccoli per i cambiamenti climatici

Un recente studio condotto dall'Università di Pavia, ha rivelato che i bambini italiani tra i 5 e gli 11 anni vivono un'ansia crescente per il futuro del Pianeta

Ecoansia in età pediatrica, uno studio rivela la crescente preoccupazione dei più piccoli per i cambiamenti climatici
Pubblicato:

Ecoansia e nuove generazioni: presentati oggi, giovedì 27 marzo 2025, al Senato i risultati del primo studio italiano sull'ecoansia in età pediatrica. La ricerca, promossa da Sanpellegrino e ScuolAttiva Onlus sotto la supervisione scientifica dell’Università di Pavia, evidenzia che il 95% dei bambini è preoccupato per il futuro del Pianeta, ma è convinto che il proprio contributo possa fare la differenza.

Ecoansia in età pediatrica

La crescente consapevolezza delle nuove generazioni riguardo al cambiamento climatico non è solo una questione di informazione: sta generando anche un fenomeno preoccupante, l'ecoansia.

Un recente studio condotto dall'Università di Pavia, in collaborazione con Sanpellegrino e ScuolAttiva Onlus, ha rivelato che i bambini italiani tra i 5 e gli 11 anni vivono un'ansia crescente per il futuro del Pianeta.

Il 95% degli intervistati si sente preoccupato per l'ambiente, mentre il 40% ha riferito di aver avuto sogni inquietanti legati al cambiamento climatico, con ripercussioni sulla qualità del sonno e dell'alimentazione.

La presentazione in Senato

L'indagine, presentata in un incontro al Senato della Repubblica, ha messo in luce come l'informazione e la comunicazione sul cambiamento climatico siano fattori determinanti nell'influenzare lo stress percepito dai bambini. Tuttavia, l'aspetto più sorprendente è che, nonostante la preoccupazione, i piccoli credono fermamente che il loro impegno possa fare la differenza: il 97,2% dei partecipanti ritiene di poter apportare un cambiamento significativo.

La presentazione dei risultati in Senato

“A Scuola di Acqua: sete di futuro”

Il progetto educativo “A Scuola di Acqua: sete di futuro”, che da anni sensibilizza i bambini sui temi dell’idratazione e della sostenibilità, ha offerto il terreno fertile per questa ricerca. I dati raccolti evidenziano una forte esigenza di interventi educativi che non solo affrontino la consapevolezza ambientale, ma che aiutino i bambini a gestire le emozioni negative come la paura e la tristezza, spesso connesse al futuro del Pianeta. Per rispondere a questa necessità, i promotori dello studio hanno proposto un nuovo modello educativo che sarà sperimentato nelle scuole di alcune aree italiane, con il supporto delle aziende coinvolte.

"L’ecoansia non può essere ignorata"

Durante la presentazione dello studio, la Senatrice Simona Malpezzi ha sottolineato l’importanza di affrontare per la prima volta un argomento finora poco esplorato: l'ecoansia dei bambini. Secondo Malpezzi, “dare un nome alle cose le rende reali”, e l’ecoansia è una realtà che non può essere ignorata. L'incontro ha visto anche l'intervento di esperti dell’Università di Pavia, che hanno ribadito come il cambiamento climatico stia impattando significativamente sulla psicologia dei più piccoli, ma anche come questa consapevolezza possa essere trasformata in un motore di cambiamento positivo.

Lo studio

La ricerca, che ha coinvolto anche cinquecento insegnanti, ha confermato la necessità di intervenire con modelli educativi che promuovano un impegno attivo senza generare allarmismo. Fabiana Marchini, del Gruppo Sanpellegrino, ha dichiarato che l’azienda è pronta a sostenere il progetto pilota nelle scuole di San Giorgio in Bosco (PD) e Cepina Valdisotto (SO), territori dove sono presenti gli stabilimenti del gruppo. Un passo importante per promuovere una maggiore consapevolezza tra i più giovani, trasformando l'ecoansia in azioni concrete per la tutela dell'ambiente.

Gli esperti concordano sul fatto che per affrontare l'ecoansia non basta informare, ma è fondamentale creare spazi educativi che coinvolgano attivamente i bambini, facendoli sentire protagonisti del cambiamento. La professoressa Serena Barello e il professor Livio Provenzi hanno enfatizzato l'importanza di progetti che favoriscano la collaborazione tra scuola e famiglia, per costruire un futuro più sostenibile. ScuolAttiva Onlus, con il supporto della metodologia LEGO® SERIOUS PLAY®, ha proposto di offrire ai bambini uno spazio creativo per esplorare le proprie emozioni e trovare soluzioni innovative per il futuro del Pianeta.

Il fenomeno dell'ecoansia è un campanello d'allarme che richiede risposte concrete e tempestive. Le nuove generazioni sono già consapevoli delle sfide ambientali, ma necessitano degli strumenti giusti per trasformare la preoccupazione in impegno attivo. Solo attraverso un'educazione mirata e coinvolgente, che non generi paura ma stimoli l'azione, potremo dare loro la possibilità di diventare veri protagonisti del cambiamento.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali