POLO DI RICERCA

Università Pavia: al via il cantiere del “Parco Gerolamo Cardano” e la riqualificazione degli istituti scientifici dell’Ateneo

Un parco tecnologico-scientifico che sorgerà in zona Cravino: un ecosistema dell’innovazione, basato sul network tra istituzioni pubbliche e imprese

Università Pavia: al via il cantiere del “Parco Gerolamo Cardano” e la riqualificazione degli istituti scientifici dell’Ateneo
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Il Rettore dell’Università di Pavia Francesco Svelto e l’Amministratore Delegato di Arexpo SpA Igor De Biasio, insieme all’Assessore Alessandro Fermi, al Presidente di Assolombarda Alessandro Spada e al Sindaco di Pavia Michele Lissia hanno dato il via al cantiere per la realizzazione del “Parco Gerolamo Cardano per l’innovazione sostenibile”, un ecosistema dell’innovazione, basato sul network tra istituzioni pubbliche e imprese.

(Foto di copertina: Rendering “Parco Gerolamo Cardano”)

Al via il cantiere del “Parco Gerolamo Cardano”

È stato ufficialmente inaugurato il cantiere per la realizzazione del "Parco Gerolamo Cardano per l’innovazione sostenibile", un ambizioso progetto che trasformerà la città di Pavia in un polo di ricerca e sviluppo nel campo dell'innovazione tecnologica e scientifica.

Alla cerimonia di apertura del cantiere hanno partecipato il Rettore dell’Università di Pavia, Francesco Svelto, l’Amministratore Delegato di Arexpo SpA, Igor De Biasio, l’Assessore regionale all’Università e Innovazione, Alessandro Fermi, il Presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, e il Sindaco di Pavia, Michele Lissia.

Al via il cantiere del “Parco Gerolamo Cardano”

Il parco, che sorgerà in zona Cravino su terreni di proprietà dell’Università di Pavia, mira a creare un ecosistema innovativo basato sulla collaborazione tra università, istituzioni pubbliche, centri di ricerca e imprese. Questa struttura contribuirà non solo alla crescita economica della città, ma anche al progresso scientifico e tecnologico, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e il Green Deal Europeo.

Distretto dell'innovazione

Il "Parco Gerolamo Cardano" avrà una stretta connessione con le aree tecnologiche e scientifiche dell’Università di Pavia, in particolare con le Facoltà di Ingegneria, Biologia, Biotecnologie, Matematica e Scienze Naturali. Questi dipartimenti, insieme a centri di ricerca come il CNR, l'IRCCS e il CNAO, saranno parte attiva del network, favorendo lo sviluppo di nuove filiere industriali, come quelle della microelettronica, farmaceutica e nutrizione.

Riqualificazione Istituti Scientifici

Durante l’evento è stato annunciato anche l’avvio dei lavori per la riqualificazione degli Istituti di Chimica e Scienze del Farmaco dell’Ateneo, un altro tassello importante per il rinnovamento dell’area nord di Pavia. Questo progetto è supportato da finanziamenti provenienti da Regione Lombardia e dal Ministero per l’Università e la Ricerca.

Entrambi gli interventi contribuiscono in modo significativo, insieme al Campus della Salute inaugurato un anno fa, a un nuovo sviluppo della zona nord di Pavia.

Rendering “Parco Gerolamo Cardano”

Il progetto

La realizzazione del Parco Cardano avverrà attraverso due interventi distinti, ma strategicamente connessi:

1 – “Centro di Ricerca e Formazione” (“Parco Cardano 1”)
Il Centro di ricerca e formazione”, o “Parco Cardano 1”, si inserisce nell’ambito degli obiettivi di rilancio e ripresa economica di Regione Lombardia. Il Centro intende fornire alle imprese che si insedieranno nel Parco un contatto con i 18 Dipartimenti dell’Università di Pavia e gli altri centri di ricerca della città (i tre IRCCS, CNAO, INFN, CNR, Eucentre e IUSS), oltre a occasioni di formazione e didattica mirata. Grazie al finanziamento integrale di 12 milioni di euro da parte di Regione Lombardia, su una superficie di 2400 mq, verranno realizzate aule per la formazione, laboratori e uffici dedicati all’attività di ricerca scientifica. L’obiettivo è quello di realizzare l’intervento entro l’autunno 2026.

Rendering “Parco Gerolamo Cardano”

2– Infrastruttura per imprese private ed enti (“Parco Cardano 2”)
Si tratta di una infrastruttura per l’innovazione tecnologica che accoglierà imprese private ed enti interessati a sviluppare progetti di ricerca innovativa. In particolare, su un’area di 5385 mq, verranno realizzati laboratori e uffici dedicati alla ricerca scientifica applicata di aziende private ed altri enti che opereranno in sinergia con l’Università.
Arexpo SpA ha assunto il ruolo di sviluppatore, per cui cura:
• fasi e attività di progettazione definitiva, esecutiva ed autorizzativa;
• realizzazione degli immobili e loro gestione per il periodo di concessione di 40 anni;
• individuazione delle aziende private che saranno presenti all’interno del “Parco Cardano”
Per questa parte del progetto c’è un Investimento di Arexpo pari a circa 20 milioni di euro.

Il “Parco Gerolamo Cardano” si concentrerà sull’innovazione sostenibile nelle aree dell’ambiente e della salute, ispirandosi ai Sustainable Development Goals 2030 delle Nazioni Unite e agli obiettivi tematici del Green Deal Europeo. Sono attualmente tre le filiere su cui il Parco ha già raccolto manifestazioni di interesse da parte delle imprese: Microelettronica, Farmaceutica e Nutrizione.

Rendering “Parco Gerolamo Cardano”

"Grande traguardo"

“La realizzazione del Parco Cardano è un grande traguardo. Prende il via un intervento che cambierà il profilo di Pavia e che si propone di connettere ancora di più la ricerca avanzata all’obiettivo di uno sviluppo sostenibile da attuarsi attraverso la collaborazione di università, imprese e altri enti che operano nel campo dell’innovazione scientifica e tecnologica", ha dichiarato il Rettore dell’Università di Pavia Francesco Svelto.

"Ringrazio il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e l’Amministratore Delegato di Arexpo SpA Igor De Biasio per la sinergia con cui da tempo stiamo lavorando insieme, condividendo visione e strategie operative. Si concretizza oggi il sogno di dotare Pavia - città dall’importante passato industriale - di un parco dedicato all’innovazione", ha continuato Svelto.

"Il parco ha anche avviato un meccanismo aggregativo virtuoso. La contiguità anche fisica dell’università e dei vari enti di ricerca spinge infatti a sviluppare filiere industriali sempre più solide, a cominciare da quelle presenti sul territorio pavese: dalla microelettronica alla manifattura farmaceutica e alla nutrizione. Ma siamo già attivi per promuovere nuove filiere e nuovi insediamenti", ha concluso il Rettore.

Rendering “Parco Gerolamo Cardano”

"Modello da replicare"

"Questo progetto - ha sottolineato l'assessore Fermi - è motivo di orgoglio per Pavia e per l’intera Lombardia e rappresenta un modello da replicare in tutta la  regione. Abbiamo infatti a disposizione un enorme patrimonio legato al tessuto sociale ed economico delle diverse province che ha delle potenzialità eccezionali. I cantieri che inauguriamo oggi permetteranno di realizzare dei centri di ricerca e innovazione ‘satelliti’, dislocati sul territorio, da affiancare alle strutture già attive nel capoluogo lombardo e ciò avverrà in comparti di primaria importanza della ricerca scientifica come l'information technology, l'agroalimentare e la salute.  L’attenzione a questi settori è inscritto nel DNA stesso della Lombardia: noi abbiamo il dovere di investire in iniziative come queste che proiettano il territorio verso il futuro".

"Sono settori - ha aggiunto - in cui abbiamo un patrimonio di eccellenze da valorizzare al massimo, sia lato università sia lato imprese. Dobbiamo indirizzare sempre più  risorse a progetti di questo tipo. L’obiettivo è rendere il territorio sempre più attrattivo per ricercatori e studenti, promuovere in modo efficace il modello lombardo, in cui credo fortemente, all’estero".

I finanziamenti

Nello specifico, per quanto riguarda il centro di ricerca e formazione dell’ateneo pavese, il cui costo totale ammonta a 14 milioni di euro, Regione Lombardia ha dato un contributo pari a 12 milioni di euro a valere sul Fondo Ripresa Economica (Piano Lombardia, l.r. 9/2020). Il termine lavori è previsto entro il 2026.

Per quanto riguarda, invece, i nuovi edifici del dipartimento di scienze del farmaco, l’investimento totale ammonta a 60 milioni di euro, di cui 32 milioni sono di cofinanziamento ministeriale (Bando MUR definito dal D.M. 1274 del 2021) e 10 milioni di Regione Lombardia. Inoltre, dei finanziamenti regionali 7 milioni sono destinati all’allestimento dei laboratori e 3 alle demolizioni e sistemazione degli spazi esterni. Ciò è dovuto al fatto che il nuovo edificio ospiterà dipartimenti al momento insediati in edifici ormai obsoleti che verranno parzialmente abbattuti per creare nuovi spazi aperti. In questo caso il termine dei lavori è previsto nel 2027.

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