Alla scoperta del patrimonio industriale

Il mito della Moto Guzzi nel museo di Mandello del Lario e Olio e olivi nella casa dei Fratelli Carli a Imperia

L’Italia possiede un patrimonio industriale preziosissimo. Non parliamo di vecchie fabbriche, bensì di edifici, strumentazioni e macchine che testimoniano ingegno e capacità dell’uomo

Il mito della Moto Guzzi nel museo di Mandello del Lario e Olio e olivi nella casa dei Fratelli Carli a Imperia
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In questa ultima puntata dedicata al nostro patrimonio turistico-industriale, vi proponiamo la visita al Museo della Moto Guzzi di Mandello del Lario (LC) e il Museo dell’Olivo Carlo Carli di Imperia.

Il mito della Moto Guzzi nel museo di Mandello del Lario

La Moto Guzzi nel 2021 ha compiuto cent’anni. Dallo stabilimento di Mandello del Lario (LC) sono usciti modelli unici, belli e innovativi, e tante storie incredibili. Tutto nasce da tre giovani, Carlo Guzzi, Giorgio Parodi e Giovanni Ravelli che, conosciutisi durante la Prima Guerra Mondiale alla Stazione idrovolanti di Venezia, hanno pensato di dar vita a questa moto straordinaria che è diventata un simbolo del Made in Italy. Alcune di queste moto sono diventate delle vere e proprie leggende: come la V7 che nel 1969 è finita nelle mani degli agenti della Polizia di Los Angeles sbaragliando la storica concorrenza della Harley-Davidson, o come l’ultimo modello della California, consegnato nel gennaio del 2012, in una versione speciale e in una sgargiante colorazione bordeaux, alle guardie del Re di Giordania.

Quanti modelli indimenticabili

Beh, questi capolavori dei motori li potete ammirare nel Museo che è stato creato proprio a Mandello del Lario. Sono esposti pezzi unici come la prima motocicletta costruita da Carlo Guzzi nel 1919, l’unica siglata G.P. (Guzzi-Parodi), accanto a esemplari fra i più celebrati al mondo come la straordinaria Otto Cilindri 500 del 1957, nata dal genio di Giulio Cesare Carcano.
L’area espositiva riservata alle moto di serie è composta da una raccolta di oltre 80 veicoli che, insieme al racconto della storia produttiva dell’Aquila di Mandello, offrono uno spaccato dell’evoluzione sociale ed economica del nostro Paese. È il caso della leggendaria Norge del 1928, la prima gran turismo della storia della motocicletta, progettata da Carlo Guzzi insieme al fratello Giuseppe, il quale, con un raid a Caponord, diede vita al viaggio al circolo polare artico a cui aspirano tutti i motociclisti. Ma anche di tanti altri modelli, dall’Airone, la moto di media cilindrata più diffusa in Italia dal 1939 al 1957, al Falcone, sogno di tutti i motociclisti degli anni Cinquanta, fino alla Motoleggera 65 “Guzzino” e al mitico Galletto.

Per info: 0587.276335 - museomotoguzzi@piaggio.com

 

Olio e olivi nella casa dei Fratelli Carli

Da un mito all’altro. Cambia il settore, dai motori all’alimentare, ma non il prestigio, quello che emana il famoso olio dei Fratelli Carli.
Dal Lago di Como ci spostiamo, quindi, sulla riviera ligure, precisamente a Imperia, dove ha sede il Museo dell’Olivo Carlo Carli, inaugurato nel 1992 nella palazzina Liberty sede storica dell’azienda, e ampliato nel 2002 sino quasi a raddoppiarne la superficie espositiva. Racconta la storia dell’olivo e dell’olio, dall’antichità al periodo contemporaneo. Attraverso centinaia di reperti, si ripercorre il viaggio affascinante dell’olivo attraverso il tempo (dal quarto e terzo millennio a.C.) e i luoghi, da est a ovest del Mediterraneo: si ammirano preziosi lumi a olio e oliere in argento, anfore, vasetti e recipienti che raccontano l’uso dell’olio in medicina e nella cosmetica, contenitori utilizzati durante i riti sacri nell’Oriente antico e in Occidente, documenti, misure e sistemi di peso, attrezzi e impianti inseriti in ambienti appositamente ricostruiti.


Il percorso museale

Già il giardino è un viaggio alla scoperta del mondo dell’olivo mentre si cammina tra piante millenarie, grandi giare provenienti da tutto il Mediterraneo e antichi frantoi, di cui uno, spagnolo, risale addirittura al ‘600, e presenta la più grande pressa dell’intero museo.
L’esposizione si snoda lungo 18 sale che raccontano come l’olivo, da sempre, sia parte integrante della nostra vita: opere d'arte, rari reperti archeologici e filmati accompagnano alla scoperta dei passaggi più affascinanti di questa incredibile storia. Nel Museo si possono ammirare anche particolareggiate ricostruzioni di due frantoi e di una stiva di nave romana con stoccate alcune anfore, il tipico contenitore da trasporto del pregiato “oro liquido”.
Non poteva mancare, infine, una sala dedicata alla Liguria: per mostrare come rendere coltivabili le valli scoscese di questo territorio sono stati inseriti un breve tratto di terrazzamento e disegni e fotografie che ne illustrano la costruzione con il complesso sistema dei muretti a secco.
Per info: 0183.295762 - info@museodellolivo.com - www.museodellolivo.com

 

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