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L’Europa è solidarietà: mani tese verso l'Italia nell'emergenza Covid-19

Durante questa emergenza sanitaria molti Paesi Ue hanno inviato materiale sanitario e personale medico nello Stivale.

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L’Europa è solidarietà e lo sta dimostrando anche in questa emergenza sanitaria. Se è vero che nei primi giorni di emergenza alcuni Paesi Ue hanno esitato a offrire i loro aiuti all’Italia, la gara della solidarietà è poi scattata e sono tanti i Paesi dell’Unione che hanno inviato materiale sanitario, personale medico o hanno preso in cura pazienti italiani nelle terapie intensive dei loro ospedali.

Nel corso di questa emergenza sanitaria è stato anche attivato il meccanismo europeo di protezione civile (RescEU), attraverso il quale sono arrivati in Italia mascherine e altri dispositivi di protezione individuale.

L’Europa è solidarietà

“La solidarietà europea ha ricevuto meno visibilità rispetto agli aiuti inviati da Paesi extra-Eu, ma non è stata meno importante: penso all’invio di ventilatori, di medici e infermieri, da Romania, Germania, Polonia, persino a un ospedale da campo inviato in Lombardia dalla Danimarca - ha commentato Massimo Gaudina, capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea - E presto si concretizzeranno i sostegni economici alle imprese, ai lavoratori e in generale all’intera economia italiana con vari strumenti e programmi europei”.

Questo video, realizzato dalla Rappresentanza a Milano della Commissione europea, mostra come tutta l’Unione europea stia tendendo la mano all’Italia e agli altri Paesi maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria:

Solidarietà europea in azione

Diversi Stati membri dell’Ue hanno inoltre inviato dispositivi di protezione all’Italia (mascherine, tute, ventilatori) e accolto pazienti italiani per curarli. Per saperne di più clicca qui.

Il 27 aprile è arrivata in Italia una prima consegna di circa 90.000 mascherine protettive provenienti dal centro di distribuzione strategico rescEU in Romania. Il 2 e 3 maggio, partite supplementari di maschere di protezione contro le maschere FP2 sono state distribuite alla Spagna, all’Italia e alla Croazia tramite rescEU. Con queste consegne, alle quali ne seguiranno altre, sono già 330.000 le mascherine fornite a questi tre Paesi. Questo aiuto viene ad aggiungersi alle équipe mediche dell’Ue, alle mascherine e ai disinfettanti già mobilitati tramite il meccanismo di protezione civile dell’Ue e agli aiuti offerti bilateralmente dagli Stati membri.

Inoltre, l’Italia ha attivato il sistema satellitare Copernicus dell’Unione europea per mappare le strutture sanitarie e monitorare le attività e gli spazi pubblici.

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I Paesi europei aiutano l’Italia

Il 7 e l’8 aprile due équipe di medici e infermieri provenienti dalla Romania e dalla Norvegia sono state inviate rispettivamente a Milano e Bergamo, mobilitate e finanziate dal meccanismo di protezione civile dell’Ue e coordinate dal centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell'Ue. L’Austria ha anche offerto oltre 3.000 litri di disinfettante medico e 1,5 milioni di mascherine. Mentre dalla Cechia sono arrivate 10.000 tute protettive. Anche la Francia ci ha donato 1 milione di mascherine e 20.000 tute protettive. La Germania ha consegnato all’Italia 7,5 tonnellate di attrezzature mediche, tra cui ventilatori e maschere anestetiche. Inoltre, il personale medico della clinica universitaria Jena sta coadiuvando una clinica vicino Napoli, in Campania.

Molti cittadini italiani sono stati accolti nelle strutture sanitarie di altri Paesi membri dell’Ue: l’Austria ne ha accolti 11 in terapia intensiva, la Germania ha riservato 85 posti letto in terapia intensiva in 10 Stati federali tedeschi e 44 pazienti italiani sono già stati trasferiti. 

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