Oltre 65 violazioni

Cena con più di 50 No vax al ristorante. All'arrivo dei Carabinieri insulti e il coro: "Libertà libertà"

La titolare dell'esercizio si era già distinta per atteggiamenti oppositivi rispetto alle norme anti Covid.

Cena con più di 50 No vax al ristorante. All'arrivo dei Carabinieri insulti e il coro: "Libertà libertà"
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Recidivi e incuranti delle regole. Una cena No Vax organizzata in un ristorante della provincia di Alessandria - che già per tre volte era stato sanzionato per non aver rispettato la normativa sulle misure di contenimento del Covid-19 - ha portato i carabinieri di Mornese e Capriata d'Orba a rilevare ben 65 violazioni su un totale di 53 avventori No Vax presenti nel locale: molti senza mascherina, più della metà senza Green Pass.

Cena No Vax in un ristorante di Alessandria

Come racconta Prima Alessandria, nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Novi Ligure hanno appreso che in un ristorante di Lerma si sarebbe tenuta una cena a cui avrebbe partecipato un numero consistente di No Vax. La notizia è apparsa immediatamente credibile, in quanto la titolare, negli ultimi due mesi, era già stata sanzionata tre volte per violazioni alla normativa che regola le misure di contenimento del Covid-19, in particolare legata al mancato possesso e al mancato controllo della certificazione verde. Già in quelle circostanze, la titolare aveva contestato con veemenza l’operato dei Carabinieri e la legittimità delle leggi in materia.

A fronte di questi precedenti, all’ora di cena, i Carabinieri si sono recati presso l’esercizio per verificare il rispetto della normativa. All’interno del locale erano presenti 53 persone, di cui cinque lavoratori, compresa la titolare che, come già accaduto in passato, ha cominciato immediatamente a protestare, per poi dare notizia della presenza dei Carabinieri agli avventori, seduti in due lunghi tavoli nella sala.

Ostili e offensivi verso i Carabinieri

Anche i clienti hanno mostrato un atteggiamento ostile e polemico verso i Carabinieri. Ciononostante sono state avviate le operazioni di identificazione e di controllo del possesso delle certificazioni verdi, seppure con molte difficoltà. Molti si sono rifiutati di presentare i documenti d’identità, chiedendo in cambio i documenti dei militari, la presentazione di un “mandato”, il rispetto di una presunta legge che vieta di disturbare ai tavoli; altri hanno inveito contro i Carabinieri, anche in modo offensivo, e li hanno derisi per lo stipendio percepito; altri ancora li hanno accusati di violare la Costituzione e “leggi antiterrorismo di primo livello”; alcuni hanno affermato il ritorno alla dittatura e al fascismo. Si è anche innalzato anche il coro: “Libertà! Libertà!”.

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I Carabinieri si sono mostrati indifferenti alle continue provocazioni, portando a termine le operazioni di identificazione e controllo, verificando come la larga maggioranza dei presenti fosse priva di certificazione verde e circolasse senza mascherina. Oltre ad accertare ben 65 violazioni, arrivando a un totale di 26mila euro in termini di sanzioni applicate, i Carabinieri hanno lasciato il locale tra grida di scherno e contestazione. Nella successiva giornata di apertura, ovvero il 27 gennaio 2022, è stato notificato alla titolare il provvedimento di chiusura dell’esercizio per 5 giorni, cui non si era provveduto nell’immediatezza dell’accertamento delle violazioni per ragioni di ordine pubblico.

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